(ASI) “Un'Europa telecomandata da Berlino e Parigi è esattamente l'antitesi rispetto alle istanze che i cittadini chiedono all'intero Continente. L'Italia è la terza economia dell'eurozona ma non ambisce a pretese egemoniche: al contrario puntiamo ad essere garanti della coralità delle decisioni e del pluralismo.
Mai come oggi è necessario ribadire l'importanza di un asse politico che si opponga a questo indebito accentramento di potere, che svuoterebbe di significato il dibattito dentro le istituzioni”, così in un post sul blog l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Fabio Massimo Castaldo commenta il vertice ad Aquisgrana fra Macron e Merkel.
“A questo dirigismo noi contrapponiamo la partecipazione e il coinvolgimento dal basso: l'Unione europea è composta da 28 Stati membri e da oltre 500 milioni di cittadini, non solo da francesi e tedeschi. Tutti devono avere pari dignità a Bruxelles. Le Istituzioni europee vengono percepite come distanti dai cittadini: a questo deficit di democrazia si dovrebbe rispondere non arroccandosi nel Palazzo ma dando il potere di iniziativa legislativa e maggiori poteri di controllo e indirizzo politico all'unica Istituzione europea direttamente eletta dai cittadini: il Parlamento europeo. E rafforzando strumenti di democrazia diretta come l'ECI (l'iniziativa europea dei cittadini). L'Europa può cambiare se sta dalla parte dei cittadini!”, conclude Castaldo.