(ASI) La Banxico, la Banca centrale messicana ha annunciato il ricorso costituzionale contro la legge che fissa un tetto agli stipendi dei dipendenti della P.A.; lo riferisce la stampa locale.
Il governo ha deciso di porre un limite agli stipendi pubblici tramite il provvedimento promosso dal Morena, il Movimento di rigenerazione nazionale attualmente maggioranza nel parlamento di Città del Messico, che stabilisce che nessun funzionario di Stato possa guadagnare più del capo dello Stato.
Nel ricorso presentato alla Corte suprema (Suprema Corte de Justicia de la Nacion, Scjn) ci chiede ai giudici di stabilire se la legge violi o meno i principi della Costituzione messicana.
La norma in questione è stata approvata poche settimane fa nell’ambito di una serie di misure finalizzate a “moralizzare” il paese ma è subito stata impugnata da alcuni esponenti dell’opposizione secondo cui “violerebbe” i diritti dei lavoratori; la norma è quindi stata sospesa in attesa di una valutazione della sua costituzionalità.
Più nel dettaglio, il provvedimento, passato alla Camera dei deputati con 433 voti a favore, nove contrari e una astensione, prevede che nessuno potrà sforare i 108 mila pesos al mese (poco più di 5.700 dollari), stipendio che "Amlo" si è assegnato sforbiciando del 40 per cento i 270 mila pesos percepiti dall'ex presidente Enrique Pena Nieto. Il testo era fermo in Senato dalla sua prima approvazione, nel 2011, ed è stato riproposto d'urgenza per dare seguito a una delle promesse fatte da Lopez Obrador in campagna elettorale.
Fabrizio Di Ernesto – Agenzia Stampa Italia