(ASI) Sta per aprirsi in Brasile una nuova era di privatizzazioni selvagge.
Le parole del neo ministro delle Infrastrutture Tarcisio Gomes de Freitas, non lasciano infatti spazio a fraintendimenti o equivoci di sorta, “Tutto quello che potrà passare sotto il controllo privato, sarà concesso dal governo alle imprese” ha infatti dichiarato ieri il politico carioca.
Va comunque precisato che di fatto l’intendimento del governo è quello di proseguire sulla strada avviata dall’ex presidente Michel Temer in merito alla cooperazione tra pubblico e privato relativo a concessioni e privatizzazioni di aziende statali.
Secondo le stime degli esperiti brasiliani le privatizzazioni dovrebbero portare nelle casse dello stato 6,5 miliardi di Real già nel corso del primo trimestre del 2019. Le prime strutture a finire in mano ai privati dovrebbero essere gli aeroporti attualmente gestiti dalla statale Infraero; “a marzo – ha spiegato il ministro - faremo il primo test con la vendita all'asta di tre blocchi di aeroporti, e se tutto procederà al meglio, proseguiremo su questa strada”.
Nei piani del governo, una volta che gli scali saranno finiti in mano ai privati la Infraero sarà liquidata.
Nell’opera di privatizzazione il governo collaborerà con la Epl, Impresa di pianificazione logistica, società statale chiamata a strutturare i progetti destinati all'iniziativa privata e del Programma di partenariato negli investimenti (Ppi). A testimonianza del forte spirito di continuità tra il governo Temer e il governo del nuovo presidente Bolsonaro, il fatto che è il ministro Gomes de Freitas è stato direttore del Ppi durante l'esecutivo precedente.
Fabrizio Di Ernesto-Agenzia Stampa Italia