(ASI) Il Qatar ha annunciato la decisione di abbandonare l’Opec, l’Organizzazione dei paesi produttori di petrolio, nel 2019 anche se parteciperà alla riunione in programma in settimana. Doha ha anche annunciato l’intenzione di dedicarsi alla produzione di Lng, il gas naturale liquefatto, con l’obiettivo di diventarne il principale esportatore mondiale.
La produzione di greggio del Qatar all’interno dell’Opec è abbastanza secondaria e da tempo il paese ha rapporti molto tesi con l’Arabia Saudita, uno dei leader dell’organizzazione.
Saad al-Kaabi, ministro qatariota per gli Affari energetici in conferenza ha spiegato: “dopo 57 anni lasceremo l’Opec a partire dal prossimo gennaio. Siamo un piccolo produttore non possiamo investire tempo e risorse senza avere voce in capitolo su ciò che avviene. Per noi è meglio concentrarci nei settori in cui abbiamo maggiori margini di crescita”.
Attualmente il Qatar produce 600mila barili di petrolio al giorno (bpd), l’Arabia saudita, il principale produttore ed esportatore al mondo, 11 milioni al giorno. Nel settore del Gnl però Doha è un importante produttore con circa 77 milioni di tonnellate annue grazie alla enormi riserve del Golfo.
Nella riunione che si terrà in settimana, secondo alcune indiscrezioni, dovrebbe essere raggiunto tra le parti e la Russia un accordo per ridurre le esportazioni e far così risalire i prezzi diminuiti di circa il 30% negli ultimi 2 mesi. Una settimana fa, in seguito alla decisione di Washington e Pechino di fare una tregua nella loro guerra commerciale ha portato i prezzi a risalire del 5%
Alcuni paesi membri dell'Opec, su tutti l'Arabia Saudita gli Emirati Arabi Uniti e l’Egitto dal giugno 2017 hanno imposto un boicottaggio politico nei confronti del Qatar accusando il paese di sostenere il terrorismo internazionale.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia