Ecco i 10 più grandi dittatori africani al potere da più di 20 anni!
(ASI) Il mondo arabo è attraversato da un vento di proteste e di libertà. Popoli che protestano contro i poteri dei dittatori da decenni. Il movimento è partito dalla Tunisia e ha subito raggiunto alcuni paesi arabi.     
Dei 54 paesi che compongono l’Africa, più della meta dei presidenti hanno fatto ciascuno più di 10 anni al potere, mentre una decina di loro addirittura un ventennio. Tiranni che governano paesi spesso ricchissimi di materie prime i cui guadagni provenienti dalle loro estrazioni vengono spartiti tra una ristretta classe di dirigenti corrotti.

Ecco per ordine crescente, la classifica dei 10 più grandi dittatori africani in funzioni da 20 anni.

 

10 - Meles Zenawi ( 20 anni al potere). Presidente dell’Etiopia dal 1991.

 

9 - Idris Debby (21 anni al potere ). Presidente del Ciad dal 1990.

 

8 - Omar Hassan al - Bashir (22 anni al potere). Presidente del Sudan dal 1989.

 

7 - Blaise Compaoré ( 24 anni al potere ). Presidente del Burkina Faso dal 1987.

 

6 - Yoweri Museveni ( 25 anni al potere ). Presidente dell’Uganda dal 1986.

 

5 - Paul Biya (29 anni al potere). Presidente del Camerun dal 1982

 

4 - Teodoro Obiang Nguema (31 anni al potere). Presidente della Guinea Equatoriale dal 1979.

 

3 - Robert Mugabe (31 anni al potere ). Presidente dello Zimbabwe dal 1980

 

2 - Muammar Gheddafi (42 anni al potere ). Presidente della Libia dal 1969.

 

1 - La famiglia Bongo ( 44 anni al Potere ). La dinastia dei Bongo governa il Gabon da 44 anni.


Il patriarca Omar Bongo ha governato il paese per 42 anni, dal 1967 fino alla sua morte

nel 2009. Il suo figlio Ali Bongo è al potere da 2 anni.

 Questi sono Presidenti dittatori che governano i loro paesi con pugno di ferro. Ci sono molti altri tiranni con meno anni di potere. Tuttavia, non si può dimenticare quei paesi dove, anche con grande fatica, si è istaurata una democrazia con vere alternanze politiche.

La guerra per la libertà e la democrazia condotta dall’Occidente in Libia, se fosse veramente nell’interesse del popolo libico, come hanno tuonato a gran voce i paesi che lo sostengono economicamente e militarmente con la benedizione delle Nazioni Unite, ci sarebbero in Africa oggi molte altre guerre in tanti paesi e sotto la protezione dell’ONU o dell’OTAN, per cacciare via altri dittatori sanguinari. Purtroppo molti di loro sono sostenuti proprio da queste nazioni ricche e democratiche. Il colonnello Gheddafi che è combattuto oggi, era osannato e glorificato qualche mese fa dagli stessi che lo combattono. I paesi ricchi e democratici se ne fregano della liberta dei popoli africani, loro si preoccupano esclusivamente dei loro interessi e nient’altro. L’Africa non sarà mai libera con l’intervento delle potenze straniere. I rivoltosi tunisini ed egiziani non hanno avuto bisogno delle forze straniere per cacciare dal potere Ben Ali e Mubarack, due tiranni che godevano di ogni tipo di supporto in Occidente.

Qualunque rivoluzione ( militare o democratica) che si farà nei paesi dittatoriali in Africa, dovrebbe essere prima di tutto un affare interno ad ogni paese. Solo cosi, questi paesi potranno dichiararsi veramente liberi.

Forse ho sbagliato nella mia analisi? Ditemi voi!

 

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