(ASI) L’esito sembra essere abbastanza confuso. Non sono emersi infatti vincitori, dall’appuntamento di ieri, in occasione delle elezioni nazionali svolte in Lussemburgo.
L’ex premier, Jean - Claude Juncker, ha raggiunto il 28% dei voti. La certezza di essere arrivato primo, in tale chiamata alle urne che ha coinvolto 256 mila cittadini, non dirada i dubbi in merito alla formazione del governo perché il partito, dell’attuale presidente della Commissione Europea, ha ottenuto in patria solo 23 seggi su 60. E’ andata peggio alla realtà politica del primo ministro uscente, Xavier Bettel, che ha acquisito un più modesto 16,6% delle preferenze. I Socialisti si sono dovuti accontentare del 16% di queste ultime, mentre i Verdi possono ritenersi soddisfatti, per la crescita raggiunta, grazie ad un ottimo 15% dei consensi. I partiti minori, come i populisti dell’Adr che hanno ottenuto il 9% dei suffragi, i Piraten e la Sinistra potrebbero essere determinanti nella risoluzione della fase di incertezza. Lo stallo, presente da oggi nel Granducato, sarà superato solo mediante una coalizione ampia in grado di garantire una maggioranza solida al nuovo esecutivo.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia