(ASI) Il governo del Nicaragua ha respinto la risoluzione dell’Organizzazione degli Stati americani (Osa) ribadendo di non riconosce la legittimità del gruppo di lavoro sulla crisi del paese centroamericano.
Prendendo la parole nel corso della riunione dell’Osa, il rappresentante nicaraguense Luis Alvarado ha definito la risoluzione “una manovra interventista del cosiddetto gruppo di lavoro del governo degli Stati Uniti, in combutta con alcuni paesi che compongono questo consiglio permanente". Gruppo che il governo di Managua ha ribadito di non riconoscere e chiedendo il rispetto della propria sovranità nazionale.
L’Osa ha approvato un documento nel quale condanna gli “atti di violenza, repressione e violazione dei diritti umani” chiedendo al governo del presidente Noriega di prendere tutte le misure ritenute necessarie per far luce su queste vicende. La risoluzione inoltre esorta il governo a rispettare l’impegno già assunto a fornire l’assistenza necessaria al Meccanismo speciale di monitoraggio per il Nicaragua (Meseni), creato dopo la visita della Commissione interamericana per i diritti umani (Cidh) nel paese, e al Gruppo interdisciplinare si esperti indipendenti (Giei), creato su raccomandazione della stessa Cidh per contribuire a fare luce sugli episodi di violenza.
L’Organismo ha quindi chiesto al governo nicaguarese di collaborare con la missione del segretariato generale dell’Osa per il rafforzamento istituzionale in Nicaragua, al fine di presentare una proposta di riforma del sistema elettorale entro gennaio 2019. La risoluzione approvata ribadisce anche la richiesta di ristabilire un dialogo nazionale "impegnato e in buona fede", e sollecita il governo di Ortega a favorire l’elaborazione di un calendario elettorale concordato. La risoluzione è stata approvata con 19 voti a favore, quattro contrari, nove astenuti e due assenti. Hanno votato contro, oltre al Nicaragua, Bolivia, Saint Vincent e Grenadine e Venezuela.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia