(ASI) L’Unione Europea guarda l’Italia con forte preoccupazione. L’ennesima conferma è arrivata, da Pierre Moscovici, in occasione di una conferenza stampa tenuta oggi a Parigi.
Il commissario al Bilancio, del vecchio continente, ha detto che il nostro paese rappresenta il tema che desidera seguire con attenzione. Il funzionario di Bruxelles ha invitato così, l’esecutivo guidato da Giuseppe Conte, a non sforare il 3% del rapporto deficit/Pil poiché “è una bugia” pensare di rilanciare gli investimenti in questo modo. Ha ricordato a palazzo Chigi che “non si può vivere con un debito al 130%” del reddito nazionale ed è utile quindi, a tale fine, proseguire le riforme iniziate negli ultimi anni. Roma ha beneficiato più di altri paesi, ad avviso del commissario, della flessibilità relativa all’obbligo del rispetto della conformità, dei propri conti pubblici, ai parametri stabiliti nei trattati comunitari. L’esponente europeo ha respinto le accuse, del ministro dell’Interno Matteo Salvini, evidenziando che i principi contenuti in tali documenti non hanno mai impedito di realizzare le infrastrutture necessarie a nessun membro dell’Unione. Ha auspicato dunque un “dialogo costruttivo” con l’esecutivo giallo – verde. Ha previsto infine che i populisti otterranno, alle elezioni per il rinnovo del parlamento di Strasburgo in programma nel 2019, non “una maggioranza schiacciante”, ma “una forte progressione”. “Oggi c’è un clima – ha scandito – che assomiglia molto agli anni’30. Certo, non dobbiamo esagerare, chiaramente non c’è Hitler, forse dei piccoli Mussolini….”. Ha ricordato subito dopo che “la Storia, come diceva Raymond Aron, è tragica” e quindi “bisogna evitare che sprofondi nelle sue opere più buie”.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia