(ASI) Messicani domenica al voto per presidenziali e politiche, oltre che per scegliere 9 governatori, tra cui quello di Città del Messico e 1600 sindaci.
A tenere banco sono soprattutto le presidenziali con 4 protagonisti attesi che dovrebbero giocarsi la vittioria finale.
Il gran favorito appare Andrés Manuel López Obrador, già due volte candidato presidenziale che alla guida della coalizione populista di sinistra “Juntos haremos historia” ed in testa ai sondaggi. La stampa locale parla di lui come della "risposta messicana a Donald Trump".
Il suo principale rivale appare Ricardo Anaya, 39enne candidato del Pan, partito di centrodestra.
Il Partito Istituzionale Rivoluzionario ha candidato Jose Antonio Maede, ex ministro degli Esteri e dello Sviluppo Sociale, giocando la carta del volto nuovo. Ma il candidato oficialista è solo al terzo posto nei sondaggi, e molto indietro rispetto al secondo.Qualche canches anche per il candidato indipendente Jaime Rodríguez , detto “El Bronco”, che è quarto nei sondaggi, ha deciso di giocare la carta della modernità e della multimedialità.
La legge messicana ha impedito una nuova candidatura di Pena Nieto, il giovane presidente telegenico che conclude il mandato con una popolarità bassissima, una corruzione ai massimi storici, mattanze di politici e giornalisti.
Fabrizio Di Ernesto-Agenzia Stampa Italia