(ASI) “Una nuova guerra mondiale significherebbe la fine della civiltà”. Lo ha detto Vladimir Putin, nel corso della Linea diretta odierna col pubblico tramite tv e web, auspicando che tale consapevolezza porti le grandi potenze ad evitare un ennesimo conflitto globale.
Ha criticato così la decisione della Casa Bianca, definita come “un tentativo di infrangere la parità strategica” che la Russia sta cercando di mantenere, di uscire dall’accordo sulla difesa anti – missilistica. Ha invitato l’Europa inoltre a trovare “nuove forme di cooperazione che siano adeguate alle realtà moderne” elaborando, mediante negoziati, un “piano di sicurezza” adatto al mutamento degli assetti geopolitici. Il capo del Cremlino ha espresso poi il proprio disappunto per i dazi imposti da Washington, contro le importazioni di acciaio e di alluminio, ai danni del Vecchio Continente, del Canada e del Messico, bollando tali azioni come “sanzioni di fatto”. Ha apprezzato la possibilità, ventilata dall’Italia, di valutare la cancellazione di quelle rivolte contro la Russia in seguito alla crisi ucraina: “Qualcosa si muove perché alcuni nostri partner in Europa – ha scandito - iniziano a dire che serve cooperare con la Russia”. Ha invitato poi Kiev ad evitare provocazioni militari durante i Mondiali di calcio, che inizieranno tra una settimana, altrimenti ci saranno “conseguenze gravissime per l’entità statale ucraina”. Ha ammesso inoltre che il dollaro continua a essere la valuta più usata a livello universale, ma gli Stati Uniti “segano il ramo su cui sono seduti”, metafora con cui ha indicato l’avvio del tramonto, a suo giudizio, della valuta americana. Il leader di Mosca è tornato a ribadire, infine, la completa estraneità del suo paese in merito all’avvelenamento, in Gran Bretagna, dell’ex spia del Kgb Sergej Skripal respingendo, ancora una volta, le accuse del Regno Unito.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia