(ASI) Le notizie che giungono dalla Siria testimoniano purtroppo che continua la guerra, nonostante il suo bilancio abbia superato il mezzo milione di vittime dal 2011.
Un raid aereo è stato sferrato, nelle scorse ore a Zardana, nella parte nordorientale della provincia di Idlib. L’Osservatorio siriano per i diritti umani ha attribuito la paternità dell’accaduto a jet “probabilmente russi”. Questi ultimi continuano ad appoggiare, infatti, l’esercito di Damasco nella riconquista dei territori gestiti dai ribelli, a Bashar al – Assad, sostenuti dagli americani e dai loro alleati. La fonte ha precisato inoltre che l’azione avrebbe provocato almeno 40 morti, tra cui un volontario dei Caschi bianchi, 6 bambini e 11 donne e un numero altissimo di feriti. Abdel Raman, capo dell’Organizzazione non governativa istituita dagli insorti, ha definito tutto ciò, da Londra dove ha sede la sua realtà, come l’attacco che ha causato il numero più elevato di vittime, nella regione, dallo scorso marzo. L’incursione area, secondo quanto si è appreso da alcune fonti, sarebbe avvenuta ieri subito dopo il pasto serale, che segna l’interruzione giornaliera del digiuno dei musulmani previsto nel mese sacro del Ramadan, nel momento in cui numerosi fedeli stavano uscendo da una moschea.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia