(ASI) Si terranno il prossimo 27 maggio le elezioni presidenziali in Colombia, che vedranno alle urne oltre 36 milioni di aventi diritto.
Per essere eletto, il nuovo capo di stato deve ricevere il 50 per cento più uno dei voti validi: in caso contrario si andrà al ballottaggio il 17 giugno. Il vincitore rimarrà in carica dal 7 agosto del 2018 al 7 agosto del 2022, e - secondo quanto ha stabilito la Corte costituzionale nel 2015 - non potrà essere rieletto per un secondo mandato.
Secondo gli ultimi sondaggi a vincere dovrebbe essere il candidato conservatore Ivan Duque, appoggiato dagli ex presidenti Alvaro Uribe e Andres Pastrana. Il candidato progressista Gustavo Petro sembra in grado di arrivare al ballottaggio ma non di impensierire seriamente Duque.
Poche o nulle le possibilità per gli altri candidati tra cui l'ex vicepresidente German Vargas Lleras, appoggiato dal partito moderato Cambio radical e l'ex governatore della regione di Antioquia Sergio Fajardo, dell'Alleanza verde. Più staccato il candidato liberale Humberto de la Calle, ex negoziatore dell'accordo di pace tra siglato a fine 2016 tra il governo e le Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc).
Lo scorso 11 marzo i colombiani si sono recati alle urne per eleggere i membri delle due camere che compongono il parlamento: 102 senatori, sui 108 totali, e 166 deputati, su 172. Il voto ha segnato un discreto successo del centrodestra, pur in un parlamento frammentato. Il Centro democratico (Cd), la formazione dell'ex presidente Alvaro Uribe, ha ottenuto la maggioranza relativa dei seggi al Senato e messo a segno un importante secondo posto alla Camera.
Fabrizio Di Ernesto-Agenzia Stampa Italia