(ASI) L’attacco contro la Siria, secondo fonti sempre più insistenti, potrebbe partire già questa notte.
E’ iniziato, nel paese, una sorta di “conto alla rovescia”, mentre si avvicina alle coste la nave da guerra americana Donald Cook che possiede a bordo 60 missili da crociera. Secondo alcuni media turchi, il mezzo sarebbe stato sorvolato, a bassa quota, da alcuni jet russi che avrebbero intrapreso azioni di disturbo (notizia smentita dal pentagono). Un’azione analoga sarebbe stata ripetuta anche nei confronti della fregata francese Aquitaine. La tv americana Nbc ha riportato inoltre che i velivoli di Mosca avrebbero reso difficoltosa la raccolta di dati, tramite interferenze elettroniche che avrebbero disturbato l’attività dei droni di Washington, sul suolo siriano. Le basi militari di Damasco e di Mosca sarebbero già in stato di massima allerta, mentre la Russia ha chiesto alla Casa Bianca di non dare il via alla rappresaglia in risposta al presunto attacco chimico la cui responsabilità è stata attribuita, dall’Occidente, a Bashar al – Assad. Il capo della diplomazia moscovita, Sergej Lavrov, ha chiesto, insieme al governo locale, un’indagine imparziale dell’Opac che ha comunicato che invierà il proprio personale a Duma (c’è da augurarsi che tutto ciò allontani le tetre prospettive che abbiamo davanti). Gli Stati Uniti potrebbero chiedere di votare in serata, durante una riunione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, una bozza di risoluzione volta a introdurre un nuovo meccanismo imparziale di indagine sull’uso di armi chimiche in Siria (la proposta potrebbe essere respinta, però, a causa del veto russo), mentre Mosca potrebbe porre all’attenzione dei diplomatici il documento che ha preparato e che potrebbe non essere accolto a causa dell’opposizione americana.
I militari di Vladimir Putin hanno affermato, intanto, di essere pronti a tutelare il rais del paese mediorientale, attaccando anche gli americani e ammettendo, al contempo, di non voler arrivare a una scelta così azzardata. Donald Trump sembra essere convinto, tuttavia, nel volere attuare l’iniziativa bellica che ha in mente col leader dell’Eliseo Emmanuel Macron.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia