(ASI) La sfida è raggiungere entro il 2020 un interscambio di 40 miliardi di euro con la Cina . Lo ha detto il ministro degli esteri Angelino Alfano a Pechino dove si è tenuto l’ottavo Comitato governativo, ricordando che in quell'anno ricorre il 50.o anniversario dei rapporti bilaterali. Già ora Pechino è partner importante "con un interscambio che si avvicina e a volte supera i 30 miliardi di euro”.
Nel primo giorno della sua visita in Cina, il ministro, incontrando la stampa accanto al collega cinese Wang Yi, ha auspicato la promozione di "una solida ed equilibrata crescita" dell'interscambio con "condizioni di apertura, non discriminazione e trasparenza, anche attraverso la protezione della proprietà intellettuale e degli investimenti ".
I due ministri al termine del Comitato hanno firmato un comunicato congiunto, definito “un grosso passo” sulla strada dei 50 anni di rapporti diplomatici('Road to 50'). Alfano ha confermato l’appoggio dell’Italia all’iniziativa cinese One Belt One Road, e la volontà di costruire una “strada della conoscenza tra Asia e Europa, fatta di idee, innovazione, produttiva e progresso”. Nel comunicato congiunto si ribadisce il sostegno al partenariato sino-europeo per la pace, la crescita, la riforma e la civiltà sostenendo l`avanzamento dei negoziati sino-europei per gli accordi sugli investimenti e auspicando una positiva e rapida conclusione dei negoziati per la tutela delle indicazioni geografiche. Sono state anche esaminate questioni regionali e globali di comune interesse, con particolare riferimento alla crisi nella penisola coreana, al processo di riconciliazione in Libia, alla situazione in Siria, in Afghanistan e in Venezuela, alla cooperazione con i Paesi africani, alla lotta al terrorismo e all’emergenza migratoria nel Mediterraneo.
La visita è proseguita con l’incontro “fruttuoso” tra il ministro Alfano e il consigliere di Stato per gli Affari Esteri e membro del Politburo, Yang Jiechi e, con un saluto presso l’Ambasciata d’Italia con esponenti della comunità di connazionali e imprenditori italiani residenti a Pechino.
Fonte e foto: www.esteri.it