(ASI) Cileni domani alle urne per il ballottaggi presidenziale tra Sebastián Piñera, ex presidente e candidato del centrodestra, e Alejandro Guillier, leader del centrosinistra per una sfida che si preannunica all'ultimo voto, anche se proprio sul filo del rasoio, potrebbe spuntarla l'ex capo di stato; secondo alcuni sondaggi alla fine lo scarto sarà inferiore ai 3mila voti.
Dopo il primo turno, tenuosi lo scorso 19 novembre, Piñera sembra avviato ad una comoda vittoria ma Guillier ha saputo recuperare punto su punto tra queste due tornate, anche se molto hanno influito le allenze tra i partiti che hanno deciso di sostenere l'alfiere del centrosinistra.
A scompaginare le carte sono stati due fenomeni. In primo luogo, l’implosione di uno degli attori storici della politica nazionale del post-dittatura: la Concertación, poi diventata Nueva Mayoría, alleanza di socialisti e democristiani che, stavolta, s’è presentata divisa. Al “terremoto” nel centrosinistra si è sommato l’effetto della nuova legge elettorale, del 2015, che ha aperto spazi di partecipazione ad altre formazioni.
Fabrizio Di Ernesto-Agenzia Stampa Italia