(ASI) I venezuelani scenderanno oggi in strada in sostegno del presidente Nicolas Maduro, in favore della pace e dell’Assemblea nazionale costituente convocata dal capo dello Stato. La marcia arriva dopo l’appello lanciato domenica scorsa dal presidente.
La manifestazione principale si svolgerà a Caracas, come ribadito dal leader del Partito socialista unito del Venezuela (Psuv), Aristóbulo Istúriz; la marcia nella capitale si concluderà in piazza Diego Ibarra.
Domenica nel corso del suo programma televisivo su Vtv Maduro ha chiamato a raccolta tutto il popolo venezuelano; “dobbiamo – ha detto - superare l'odio e l'intolleranza e inculcando il rispetto reciproco tra i venezuelani”.
Ieri il ministro della Comunicazione e Informazione del Venezuela, Ernesto Villegas, insieme al ministro degli Affari esteri, Delcy Rodríguez e al segretario esecutivo della nazionale per i diritti umani del Consiglio, Larry Devoe, ha presentato una relazione sui 51 giorni di violenza causati dall'opposizione venezuelana che hanno provocato quasi 60 morti.
A preoccupare soprattutto la difficile situazione economica del paese con l’inflazione giunta ormai al 700%, con prodotti sempre più scarsi dopo che molti paesi hanno bloccato le esportazioni verso i Venezuela.
Molti temono che il paese possa andare in bancarotta, eventualità evitata fino ad ora grazie ai prestiti forniti da Cina e Russia. Pechino ha anticipato a Caracas 60 miliardi di dollari che dovranno essere restituiti attraverso le consegne di greggio per i prossimi anni. Mentre i russi, attraverso la holding petrolifera del governo Putin, la Rosneft, hanno prestato 5 miliardi di dollari che Caracas pagherà tramite la vendita della metà della Citgo, filiale statunitense della Pdvsa la compagnia petrolifera venezuelana, operazione però osteggiata da molti sia in Venezuela sia soprattutto negli Usa.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia