(ASI) La bomba sganciata in Afghanistan è un altro segnale del cambio di rotta della politica estera di Trump: da isolazionista e sovranista è divenuto mondialista ed interventista. Questa improvvisa metamorfosi politica va clamorosamente contro le promesse fatte da Trump in campagna elettorale agli elettori, i quali adesso protestano e gridano al tradimento.
Questo la dice lunga sul crescente ruolo dell'apparato militare-Industriale, che ha interesse a vendere quanto più possibile armi nel mondo. Senza considerare il costo della "superbomba", definita la "Madre di tutte le bombe" (che potrebbe essere paragonabile ad una bomba atomica tattica), i 59 missili lanciati in Siria sono già costati al contribuente statunitense almeno 59 milioni di dollari. Quanto agli effetti devastanti di quest'ultima azione bellica che il generale Nicholson, comandante delle forze Usa in Afghanistan, si è affrettato - poco convincentemente - a negare che si tratti di avvertimenti per la Corea del Nord (=Cina) e la Russia, non ne conosciamo la natura e soprattutto le vittime civili. Infatti, la stampa occidentale continua a dimostrarsi 'assente'. in pratica tutto l'opposto di come si era comportata per i fatti avvenuti nella provincia siriana di Ildib. Anche nell'attentato alla metropolitana di San Pietroburgo c'erano state vittime del terrorismo ISIS, ma la notizia è rimasta nei giornali occidentali poco più di un giorno. Viste queste premesse, anche le portaerei USA schierate di fronte alla Corea del Nord potrebbero presto prendere iniziative militari. Ma le immediate risposte del sistema difensivo del Governo nord-coreano sarebbero tali da innescare una reazione a catena con imprevedibili conseguenze per la pace mondiale. Per cui, l'invito della Cina e della Russia alla moderazione e ad una risoluzione pacifica delle controversie rimane l'unica soluzione percorribile. E Trump non potrà non tenerne conto, nonostante le parole minacciose ed i "proclami" bellicosi delle ultime ore e le mancate promesse fatte ai suoi elettori che gli hanno permesso di accedere alla Casa Bianca.