(ASI) Il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Angelino Alfano: "L'Italia comprende le ragioni di un'azione militare USA proporzionata nei tempi e nei modi, quale risposta a un inaccettabile senso di impunità nonché quale segnale di deterrenza verso i rischi di ulteriori impieghi di armi chimiche da parte di Assad, oltre a quelli già accertati dall'ONU.
Gli attacchi aerei a Khan Sheikhoun del 4 scorso sono stati spietati per il loro carico di vite umane, inclusi molti bambini, e per la loro efferatezza. Sono atti vili che l'Italia e l'Unione Europea hanno condannato fermamente e che si sommano alle ripetute violazioni del cessate il fuoco da parte di Assad e delle atroci violenze ai danni dei civili nei confronti dei quali le sue forze armate si sono più volte rese responsabili.
Il Governo segue con la massima attenzione gli sviluppi nel Mediterraneo, tenuto conto dei suoi molteplici e diretti interessi alla sicurezza e alla stabilità della regione.
E' ora necessario e urgente riattivare la piena funzionalità del Consiglio di Sicurezza e pervenire all'adozione di una Risoluzione consensuale onde identificare responsabilità e scongiurare nuove atrocità. Quale membro del Consiglio di Sicurezza l'Italia continuerà ad adoperarsi a tal fine.
Inoltre, l’Italia auspica fortemente che riprenda – attorno ad un rinnovato dialogo USA – Russia - l’impegno della comunità internazionale per una transizione politica in Siria guidata dall’ONU e in ossequio alla Ris Cds 2254 e al Comunicato di Ginevra del 2012. In questo senso guarda con interesse alla prossima visita del Segretario di Stato Tillerson a Mosca.
È necessario che la Russia usi la propria influenza in favore di un reale cessate il fuoco, del pieno accesso umanitario e di un processo di progressiva costruzione della fiducia tra le parti siriane.
Circostanze come queste non fanno che rafforzare l’impegno italiano, europeo ed internazionale verso questo obiettivo strategico. Al riguardo la riunione dei Ministri degli Esteri del G7 di Lucca rappresenterà una ulteriore occasione per una valutazione comune della situazione e per confermare la nostra volontà collettiva".