(ASI) Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha multato l’associazione no-profit cubana Alliance for responsible politica (Arcpf,) e la banca canadese Toronto Dominion (Td), rispettivamente per 10mila e 995mila750 dollari per aver violato l’embargo posto da Washington contro l’isola nel lontano 1962. Lo riferisce il portale indio-latino Telesur.
La decisione è stata aspramente critica a L’Avana, con il ministero degli Esteri cubani che ha diffuso una nota nel quale si ricorda come a meno di una settimana dalla fine del suo mandato presidenziale Barack Obama continui a imporre il blocco causando danni economici e commerciali alle economie dei due paesi.
Da quanto si apprende l’Arcpf sarebbe stata multata perché tra l’agosto del 2010 e il settembre 2001 avrebbe permesso a doversi cittadini cubani, classificati nelle 12 categorie che gli Usa non accettano nel loro paese, ad entrare negli Stati uniti; la Td invece sarebbe stata multata perché tra il 2003 ed il 2011 avrebbe effettuato transazioni finanziarie in favore di attività commerciali cubane.
Dal dicembre 2014, ovvero da quando Washington e L’Avana hanno annunciato l’avvio delle procedure per la normalizzazione delle relazioni bilaterali gli Usa hanno multato sette aziende a stelle e strisce e quattro estere per quasi tre miliardi di dollari. Più nello specifico l’amministrazione del democratico Obama ha imposto 52 multe per violazione dell’embargo contro Cuba, e di altri paesi invisi a Washington quasi 15 miliardi di dollari.
Circa venti anni fa il cantautore romano cantava “io sospetto che l’America, l’America ha paura altrimenti non si spiega come faccia a vedere in uno stato in miniatura questa orribile minaccia”.
Due decenni dopo Cuba è molto cambiata, Fidel Castro, che piano piano si è defilato è morto circa - due mesi fa. Gli Usa però non sono cambiati e continuano a multare, se non a colpire i paesi che non si piegano ai loro voleri.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia