(ASI) Roma - Arriva da Berlino la richiesta del ministro dei trasporti tedesco, Alexander Dobrindt alla Commissione europea sul richiamo di alcuni modelli prodotti in casa Fiat Chrysler.
"Le autorità italiane sapevano da mesi che Fca, nell'opinione dei nostri esperti, usava dispositivi di spegnimento illegali", ha riferito Dobrindt sottolineando che Fca si è "rifiutata di chiarire" e che la commissione Ue "deve conseguentemente garantire il richiamo" di alcuni modelli.
Parole pesanti a cui fanno seguito le reazioni prima dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Graziano Del Rio e poi dal Ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda.
Del Rio dichiara: "La richiesta di Berlino è totalmente irricevibile. Abbiamo accettato di costituire a Bruxelles una commissione di mediazione perchè non abbiamo niente da nascondere. I nostri test dimostrano che non esistono dispositivi illegali e comportamenti anomali".
Successivamente durante la trasmissione “Faccia a Faccia” condotta da Giovanni Minoli in onda su La7, Calenda dichiara:"Berlino, se si occupa di Volkswagen, non fa un soldo di danno”. "le agenzie Usa di solito sono abbastanza indipendenti. Ma ora non so, bisogna vedere le carte".
Da ulteriori indagini sulle emissioni, emerge che in Francia, oltre alla Renault anche altre case automobilistiche potrebbero essere indagate per le emissioni dei motori diesel. Lo ha dichiarato il Ministro francese dell'Ambiente, Segolene Royal: "E' stato scoperto un certo numero di anomalie su veicoli Renault, è il caso anche di altri costruttori, anche se a un livello diverso. Quindi potrebbero esserci altre indagini”.
Edoardo Desiderio – Agenzia Stampa Italia