(ASI) Sono state ufficialmente avviate oggi con grande enfasi le forniture di gas dalla Russia alla Crimea, penisola tornata meno di tre anni fa sotto il controllo di Mosca dopo essere stata amministrata per alcuni anni dall’Ucraina.
Il gasdotto è stato inaugurato dal presidente russo Vladimir Putin in videoconferenza.
L’apertura del gasdotto avviene pochi giorni dopo la conclusione dei lavori che hanno permesso di collegare la Russia alla Crimea tramite il sistema dei gasdotti russi.
La conduttura Dzhankoy-Teodosia-Kerch è lunga circa 400 chilometri e, nelle intenzioni dell’amministrazione di Mosca, tramite questa nuova infrastruttura dovrebbe essere soddisfatta senza problemi la fornitura di metano a tutti coloro che vivono in Crimea ed anche a tutte le fabbriche che operano nella penisola.
Parlando del gasdotto il presidente Putin ha detto che questo dovrebbe alimentare la crescita economica della Crimea. La Russia e la Crimea non hanno confini comuni e Mosca ha incontrato più di una difficoltà nella realizzazione di questa infrastruttura, anche per via dei contrasti sorti con l’Ucraina.
Attualmente Mosca è impegnata anche nella realizzazione di una ponte stradale e di uno ferroviario in Crimea dopo averne già completato la rete elettrica. Sebastopoli infatti soffriva di frequenti black out dopo che, nel novembre 2015, era stato sabotato il sistema elettrico che collegava la penisola all’Ucraina.
Fabrizio Di Ernesto – Agenzia Stampa Italia