(ASI) Dopo le elezioni americane della scorsa settimana che hanno sancito la vittoria di Donald Trump, ieri è toccato alla Bulgaria che visto eleggere al ballottaggio il suo nuovo presidente.
Il voto dei cittadini Bulgari ha decretato la vittoria del 53enne candidato filorusso del partito socialista d’opposizione, il generale Rumen Radev, ex capo dell’aeronautica militare.
Radev, ha vinto il ballottaggio delle elezioni presidenziali con il 59.35% dei voti. Immediata reazione, con dimissioni del premier di centrodestra Bojko Borissov, che sosteneva la candidata sconfitta del suo partito (Gerb) Tseska Tsaceva (36,17%).
“Con la mia vittoria la democrazia ha vinto contro apatia e paura e nonostante le minacce di caos evocate dal governo, la mia vittoria è l’inizio della missione più importante della mia vita, lavorare per una Bulgaria stabile e prospera”, ha dichiarato Radev.
Il premier conservatore Boyko Borissov, che in campagna elettorale aveva più volte annunciato le dimissioni in caso di sconfitta della Tsacheva, ha mantenuto la parola data. "E' stata una grande sconfitta per il nostro partito". “In queste elezioni la gente ci ha mostrato che qualcosa non va come dovrebbe andare. Le nostre priorità possono essere buone ma ce ne sono a quanto pare di migliori quindi la cosa più democratica e più giusta da fare è dimettermi" ha commentato Borisov.
Radev si è imposto alle elezioni cavalcando l'onda del malcontento popolare, affrontando i temi della lotta alla corruzione e della delusione dell'Unione europea. Inoltre, l’ex generale punta a un rafforzamento dei rapporti con Putin mantenendo comunque i rapporti con l'Unione europea e la Nato
Scenari nazionali e internazionali che cambiano con una probabile apertura di una crisi di governo, storicamente la prima del genere per Unione europea e Nato e con equilibri tra Occidente e Russia che sanciscono di fatto un duro colpo per l’Occidente già colpito dopo le elezioni americane.
Edoardo Desiderio – Agenzia Stampa Italia