(ASI) Roma – Il battibecco a distanza tra l’Italia e l’Ungheria sul tema scottante degli immigrati, sembra non cedere. Tutto è iniziato dopo che Matteo Renzi aveva dichiarato che l’Italia è pronta a porre il veto sul bilancio europeo se i Paesi dell’est Europa interni all’UE, come l’Ungheria e la Slovacchia, non si renderanno disponibili ad accogliere gli immigrati come è previsto dagli accordi UE.
La frase aveva scaturito la pronta risposta Ministro degli Esteri ungherese, Péter Szijjártó, che ha accusato l'Italia di non rispettare le regole sugli allogeni, portando poi il Ministro degli Esteri italiano, Paolo Gentiloni, a consigliare Budapest di non dare "lezioni a Roma". Dopo questo botta è risposta, nella giornata di venerdì 28 ottobre anche il Presidente ungherese Viktor Mihály Orbán ha detto la sua. Ai microfoni di Radio MR, Orbán definendo come “intollerabili” le considerazioni che vedono l’Ungheria come un “Paese non solidale”, ha dichiarato che: «L'Ungheria è solidale con gli altri perché, spendendo molto per la difesa dei confini, sta difendendo la sicurezza anche dei Paesi oltre i suoi confini». Inoltre, rivolgendosi direttamente al Premier italiano, ha asserito: «La politica interna italiana è un terreno difficile. L'Italia ha difficoltà di bilancio con un deficit che aumenta, mentre stanno arrivando in massa i migranti, con spese ingenti. Renzi ha tutte le ragioni di essere nervoso». Matteo Renzi ha infine risposto ad Orbán che «Il presidente Orbán, che ho imparato a conoscere in questi 2 anni e 8 mesi ha una visione dell'Italia non puntuale. Non è vero che il deficit aumenta, anzi sta diminuendo rispetto al passato. Non è vero che l'Italia è in una situazione di difficoltà o nervosismo. Io ho detto una cosa chiara che capisco possa non piacere a Orbán: o l'Europa prende atto dei documenti che l'Europa stessa ha firmato e che sono impegnativi anche per l'Ungheria e inizia a farsi carico dei migranti, oppure noi non chiediamo niente all'Europa. Ma siccome nelle prossime settimane inizia la discussione sul bilancio, c'è una piccola novità: il presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica italiana comunica ufficialmente che metterà il veto su qualsiasi bilancio che non contempli pari oneri e onori. E' troppo facile fare gli splendidi solo quando c'è da incassare». Renzi ha inoltre detto che «L'Italia non è più il salvadanaio al quale si viene a chiedere soldi senza prevedere uguali diritti e doveri. Il tempo in cui l'Italia faceva il salvadanaio e basta è finito».
Federico Pulcinelli – Agenzia Stampa Italia