(ASI) L’Unione europea sospenderà, per il momento solo temporaneamente, le Farc (Forze armate rivoluzionarie della Colombia) dalla lista delle organizzazioni terroristiche.
La decisione è stata annunciata in occasione della firma dell’accordo di pace definitivo tra le Farc e Bogotà che avverrà oggi. La decisione di Bruxelles avrà effetto immediato, anche se la Ue ha deciso che fra sei mesi rivedrà la propria decisione, con l’obiettivo di renderla permanente escludendo in via definitiva il gruppo armato dalla lista.
L'ambasciatore dell'Unione europea in Colombia, Ana Paula Zacarias, ha anticipato che novità potrebbero arrivare subito dopo la firma ufficiale dell’accordo tra le parti a Bogotà.
La decisione è stata confermata dal delegato dell'Unione Europea per i colloqui di pace, Eamon Gilmore, che ha detto: “Abbiamo preso in considerazione questa possibilità dal momento della firma dell’accordo a l'Avana ad agosto. Abbiamo preso in considerazione la sospensione dalla lista delle organizzazioni terroristiche. È in corso un processo molto importante, si tratta di una decisione presa dai 28 membri dell'Unione Europea ed è una decisione che deve essere presa all'unanimità, il processo è andato avanti”.
L’accordo per la sospensione delle ostilità in Colombia è stato preso alla fine di agosto. Lo scorso 29 agosto il presidente colombiano Juan Manuel Santos sul proprio account twitter commentando il cessate il fuoco con le Farc aveva annunciato che per il suo paese iniziava finalmente una nuova era, dopo che alla mezzanotte i rivoluzionari delle Farc avevano deposto le armi come annunciato in precedenza dal loro leader Timoleon Jimenez.
Il cessate il fuoco dichiarato dal gruppo militare di sinistra rappresenta l’ultimo tassello del negoziato di pace con il governo colombiano iniziato 4 anni fa a Cuba. Il cessate il fuoco mette ora
la parola fine a una guerra civile che durava da 52 anni e che ha provocato 220mila morti.
Secondo le stime ufficiali la maggior parte delle persone uccise in questi anni erano civili, militari e combattenti infatti sarebbero meno del 20 per cento delle vittime. Secondo le autorità di Bogotà solo nel periodo tra il 1996 ed il 2005 in Colombia, per opera delle Farc, è avvento un rapimento ogni otto ore e più di sei milioni di persone sono rimaste vittime delle violenze dei miliziani. Il presidente Santos ha espresso l’auspicio che la pace appena dichiarata diventi ora effettiva sul territorio.
L’accordo tra le parti prevede fra l’altro che i miliziani delle Farc consegnino le loro armi entro sei mesi dalla ratifica mentre il governo si è impegnato a convincere i colombiani ad accettare la presenza delle Farc come forza politica secondo le regole democratiche. In cambio il partito che segnerà la mutazione delle Farc otterrà una base minima di 10 seggi garantiti in Parlamento, cinque per ognuna delle due Camere.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia