(ASI) Sungjibaegam – Alle ore 9:00 di questa mattina a pochi chilometri da Sungjibaegam presso la base militare di Pungyye-ri si è registrato un evento sismico di magnitudo 5.3 causato da un test nucleare effettuato dal regime di Pyongyang per i 68/mo anniversario dalla fondazione della Repubblica democratica di Corea avvenuta il 9 settembre 1948 per iniziativa di Kim II-sung nonno dell’attuale leader nordcoreano Kim Jong-un.
Il governo Nordcoreano, con il test eseguito in mattinata ha commesso l’ennesima violazione contro la proliferazione nucleare condannata dall’ONU.
Il test nucleare avvenuto nella giornata di oggi è il quinto da parte della Corea del Nord dopo quelli del 2006, 2009, 2013 e gennaio 2016. Sembrerebbe inoltre che il test atomico di oggi (10 kilotoni) è stato il più potente fino ad ora, poco meno forte della bomba atomica su Hiroshima (15 kilotoni).
Il governo da Pyongyang ha riferito di aver effettuato il test con esplosione di una testata nucleare per contrastare le “ostilità” degli Stati Uniti.
Immediate le reazioni contro il governo Nordcoreano e il suo Leader Kim Jong-un.
Il premier del Giappone, Shinzo Abe ha espresso tutto il suo disappunto per il test nucleare della Corea del Nord: “ è un atto non tollerabile, il Giappone inoltrerà una forte protesta”.
Il Consiglio Nazionale della Sicurezza (Nsc) in Giappone si sta coordinando con Stati Uniti e Corea del Sud per analizzare l’evento attraverso immagini satellitari.
Dagli Stati Uniti arriva un primo commento tramite Twitter dal portavoce per la sicurezza nazionale alla Casa Bianca, Ned Price: "Siamo al corrente dell'attività sismica sulla penisola coreana nelle vicinanze di un sito per test nucleari. Monitoriamo la situazione in stretto coordinamento con i nostri partner nella regione",
La Casa Bianca ribadisce “l'incrollabile impegno degli Stati Uniti per la sicurezza dei nostri alleati in Asia e in tutto il mondo". Il Presidente Barack Obama, è in costante contatto con Giappone e Corea del Sud, affermando che continuerà a consultare gli alleati e i partner nei prossimi giorni, per garantire che le azioni provocatorie della Corea del Nord avranno conseguenze molte serie.
Anche dalla Cina attraverso il Ministero degli Esteri si è deciso di presentare una protesta inviata all'ambasciatore nordcoreano a Pyongyang.
Anche dalla Russia arrivano le prime dichiarazioni dopo l’accaduto tramite il capo della diplomazia russa, Serghei Lavrov. “Siamo seriamente preoccupati dal test nucleare nordcoreano: le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’Onu devono essere attuate”.
L’Italia attraverso l’alto rappresentante Ue per gli affari esteri e la sicurezza, Federica Mogherini, ha comunicato di attendersi “che il Consiglio di sicurezza dell’Onu si occupi della questione e assuma una posizione ferma ed efficace”. “La Corea del nord deve rispettare i suoi obblighi ed abbandonare tutte le armi ed i programmi nucleari, in modo completo, verificabile ed irreversibile”.
Edoardo Desiderio – Agenzia Stampa Italia