(ASI) Madrid – La Spagna non ha ancora un governo. La presentazione al Parlamento dell’investitura di Presidente del Consiglio per Mariano Rajoy Brey, è stata bocciata. La decisione del Parlamento è giunta nella giornata del 31 agosto, con un risultato di 180 “no” contro 170 “sì”. La Spagna rischia di tornare per la terza volta a elezioni anticipate nell’arco di un anno.
La presentazione della candidatura di Rajoy è stata sostenuta dal suo partito, il Partito Popolare (Partido Popular), alleato con i liberali di Ciudadanos (Cittadini – Partito della Cittadinanza) il cui leader è il giovane avvocato Albert Rivera. Ma a nulla è servita l’alleanza popolari-liberali. I socialisti, su cui si sperava sul voto favorevole di una loro piccola parte per dare inizio al Governo, hanno riconfermato il loro “no” espresso – se pur timidamente – nelle scorse settimane. Pedro Sanchez leader del Partito Socialista Operaio Spagnolo (Partido Socialista Obrero Español; P.S.O.E.) ha dichiarato che i socialisti sono il principale partito di sinistra e che essi sono antitetici ai popolari e agli scandali di corruzioni che recentemente hanno colpito questi ultimi. Sanchez ha inoltre registrato un invito ad un confronto per esplorare una maggioranza alternativa, fattogli da Pablo Iglesias Turrión leader della movimento populista di sinistra Podemos (Noi Possiamo).
Il prossimo voto, l’ultimo su cui Rajoy e i suoi sodali possono sperare, si terrà nella giornata di venerdì 2 settembre. In tale circostanza basterà la sola maggioranza semplice – a differenza di quello recente del 31 agosto per cui era necessaria la maggioranza assoluta – ma, dati i precedenti, si teme il peggio. Se anche questa volta la presentazione di candidatura a Premier di Mariano Rajoy Brey dovesse essere bocciata, allora si andrebbe nuovamente a elezioni anticipate.
Federico Pulcinelli – Agenzia Stampa Italia