(ASI) Roma – "Nei Paesi in via di sviluppo, dal 2001 circa 227 milioni di ettari di terre sono state vendute o affittate ad investitori internazionali, per essere destinate alla produzione di cibo per l’esportazione o di biocarburanti. In questi e molti altri casi si può parlare di accaparramento di terre o di land grabbing".
Così i deputati M5S in commissione Esteri commentano l’approvazione della risoluzione Spadoni.
"Con la risoluzione approvata oggi in mattinata - spiega la prima firmataria Maria Edera Spadoni – impegnamo il governo a prendere posizione contro questa pratica nelle sedi istituzionali opportune. Bisogna tutelare i diritti alla terra e i diritti umani delle donne, le più vulnerabili nel settore, dei piccoli agricoltori e delle popolazioni indigene".
"Come presidente del Comitato sull’attuazione dell’Agenda 2030 – afferma Spadoni – e gli obiettivi di sviluppo sostenibile mi sono interessata al tema, in seguito ad un incontro con ActionAid con cui abbiamo collaborato e che ringrazio. Per milioni di persone che vivono nei paesi più poveri del mondo, l’accesso alla terra non è una questione di ricchezza, ma di sopravvivenza, di identità culturale e appartenenza sociale, per questo la risoluzione di oggi è particolarmente importante".