(ASI) Teheran - Il leader della Rivoluzione Islamica Ayatollah Seyyed Ali Khamenei e il primo ministro indiano Narendra Modi si sono incontrati a Teheran il 23 maggio 2016. Il premier indiano era a capo di una delegazione di alto profilo ed è arrivato nella capitale iraniana domenica 22 maggio per una visita di due giorni. L'obiettivo è: incrementare le relazioni economiche e politiche fra la Repubblica Islamica dell'Iran e l'India. Molte le problematiche internazionali affrontate dai due influenti esponenti. Prima fra tutte il terrorismo. In merito a questa emergenza mondiale l'Ayatollah Seyyed Ali Khamenei, per prima cosa ha espresso il dispiacere per il fatto che le attività terroristiche siano erroneamente ricondotte all'Islam. Per contrastare questa pericolosa falsità e deriva, la suprema Guida religiosa iraniana ha proposto che la lotta al terrorismo debba essere assegnata agli Stati musulmani ed ha precisato:
"Naturalmente, tale lotta deve essere condotta da quei Paesi musulmani che non seguono le politiche degli Stati Uniti e dell'Occidente, realtà queste che non hanno alcuna vera intenzione di lottare contro i terroristi. Viceversa le stesse sono state fondamentali nella formazione di gruppi terroristici in Afghanistan, Iraq e Siria", per poi aggiungere: "Mentre la Repubblica islamica dell'Iran si è sempre dimostrata seria nel contrastare il terrorismo e si sta impegnando al massimo per debellarlo".
Infine, l'Ayatollah Khamenei ha posto l'accento sulle cause del terrorismo e sul fatto che i gruppi terroristici stiano facendo proselitismo e reclutando combattenti nei paesi musulmani. Riescono nel loro intento perché si approfittano dei problemi interni e dei punti deboli e divisioni esistenti in seno alle comunità musulmane. Per questo motivo ha detto: "Gli Stati devono impegnarsi per togliere ai terroristi tutti questi pretesti".
La Guida suprema iraniana ha descritto il terrorismo come una malattia contagiosa e pericolosa per cui: "Come per ogni malattia contagiosa, il terrorismo può anche essere neutralizzata e frenata".
Ed ha proseguito: "Questa nostra autentica volontà di combattere il terrorismo fornisce un'altra valida ragione per una maggiore e migliore cooperazione tra l'Iran e l'India.
Da parte sua, il primo ministro indiano Narendra Modi ha confermato gli ottimi rapporti esistenti con l'Iran e la volontà di sviluppare di più quelli in essere fra i due Stati. Sul terrorismo, il primo ministro indiano ha accolto l'appello di Khamenei per una lotta seria contro il terrorismo. Inoltre ha espresso il suo rammarico nel constatare che alcuni governi cerchino di dividere il terrorismo in due categorie: 'buono' e 'cattivo'. Un atteggiamento che giudica non positivo perché fa passare in secondo piano la lotta a questo fenomeno. Mentre a giudizio del primo ministro indiano Narendra Modi le nazioni che sono seriamente intenzionate ad combattere il terrorismo devono unire le loro forze e serrare i ranghi.
Niger Semptember - Agenzia Stampa Italia