(ASI) Continuano le proteste in Afghanistan: dopo gli scontri di ieri a Mazar Sharif che hanno portato alla morte di 12 persone, tra cui 8 dipendenti dell'Onu, oggi a Kandahar, nel sud del Paese, l'inasprirsi delle rivolte ha causato fino a questo momento altre 4 vittime e 32 feriti.
Le proteste, scoppiate dopo il rogo del Corano negli Usa, sono state subito condannate dal Consiglio di sicurezza dell'Onu che, in un comunicato, afferma: "Condanniamo all'unanimità gli attacchi inferti ieri agli uffici Onu e chiediamo al governo afghano di fare giustizia e punire i responsabili, prendendo tutte le misure possibili, con l'assistenza dell'Isaf, al fine di assicurare la protezione del personale dell'Onu e delle sue sedi".
Secondo il governatore della provincia di Balkh, dove si trova Mazar Sharif, il sanguinoso attacco lanciato contro la sede locale dell'Onu sarebbe opera di talebani infiltrati tra i manifestanti.
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