(ASI) Varsavia – Il Governo a guida “nazionalconservatrice” in Polonia continua la sua linea tradizionalista. Ora anche la pratica dell’”aborto” rischia di essere vietata nella Repubblica di Polonia.
La proposta di vietare la pratica abortiva viene lanciata sia dal Primo ministro Beata Szydło e Jarosław Kaczyński, storico segretario del partito di maggioranza “Diritto e Giustizia” (Prawo i Sprawiedliwość; PiS). Le ragioni della scelta risiedono nell’obbiettivo del Governo di ritornare alla morale cattolica: il nascituro, secondo i nazionalconservatori, va difeso fin dal concepimento. “Dobbiamo e vogliamo restaurare il primato dei valori cristiani di difesa della vita, e distanziarci dal comodo mainstream dell’Europa secolarizzata” – afferma il Primo ministro Szydło - ... “E’ la promessa fatta agli elettori, ritorno alle tradizioni cristiane”.
In verità, la Polonia ha già molte leggi restrittive sull’interruzione della gravidanza. Infatti il diritto d’abortire è concesso solo in caso di stupro e se il feto è affetto da malformazione gravi che andrebbero ad inficiare troppo sulla sua qualità di vita. Con la proposta del Governo, ora si vuole vietare in qualsiasi caso l’aborto.
Federico Pulcinelli – Agenzia Stampa Italia