(ASI) Martedì, in un incontro con il presidente vietnamita Truong Tan Sang a Teheran, il leader della Rivoluzione Islamica, Ayatollah Khamenei, ha denunciato le interferenze delle potenze mondiali con gli affari interni di altri Paesi, e ha indicato in un’intesa comune e in una reciproca collaborazione l’unico modo per questi ultimi per contrastare tale attività destabilizzatrice.
"Questi atti di interferenza si sono manifestati attraverso guerre come quella del Vietnam e, talvolta, con altri metodi: il modo per contrastare tale ingerenza sono la cooperazione e il riavvicinamento tra Paesi indipendenti", ha detto il leader.
L’Ayatollah Khamenei ha anche detto che la politica della Repubblica islamica si basa sulla cooperazione con gli Stati asiatici, tra cui il Vietnam :"Siamo anche consapevoli della vostra cooperatività presso organismi internazionali e crediamo che si debba ampliare la cooperazione quanto più possibile, secondo le potenzialità di ognuno".
La massima carica religiosa dell’Iran ha anche elogiato il "coraggio e la resistenza" della nazione vietnamita e figure di spicco, come il veterano leader rivoluzionario Ho Chi Minh e comandante militare, generale Vo Nguyen Giap, contro l'aggressione degli Stati Uniti iniziata negli anni ’40 del secolo scorso.
Da parte sua, il presidente vietnamita ha manifestato gratitudine verso la Repubblica islamica per il suo sostegno al Vietnam, in seno agli organismi internazionali, e ha detto che il suo Paese continuerà a sostenere il diritto dell'Iran all'energia nucleare pacifica.
Infine si augura che l'Iran possa vedere il Vietnam come un partner-chiave nelle proprie transazioni.
Redazione Agenzia Stampa Italia
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