(ASI) Il Ministero degli esteri palestinese condanna il finanziamento di 270 milioni di Shekel dato dal governo israeliano ad organizzazioni terroristiche, confermato dalla stessa stampa israeliana.
Secondo l'alto rappresentante dell'esecutivo palestinese: "Queste organizzazioni, insieme all'estrema destra israeliana e ai fanatici coloni, nel più totale silenzio del governo israeliano, portano avanti la campagna di istigazione all'odio e alla violenza. Ne è esempio Bentsi Giobishtayn, leader di Lahba, che invita esplicitamente a 'bruciare chiese e moschee', dice di essere disposto 'a pagare in carcere per 50 anni per questi attentati'. Il Ministero degli Esteri Palestinese sottolinea che l'attentato del 31 luglio 2015, quando è morto bruciato il bambino Ali Dawabshe, è avvenuto poco dopo l'approvazione del "pacchetto di risarcimento" che comprende finanziamenti e delibere di 804 nuove costruzione in Cisgiordania, di cui 300 unità abitative a Gerusalemme. Queste misure sono state l'indennizzo per la sentenza dell'Alta Corte israeliana che ha imposto la demolizione di due palazzine private costruite su territorio palestinese vicino alla colonia di Beit Eil.
Per tutto questo il Ministero chiede a tutti le organizzazioni che si battono per la legalità, palestinesi e internazionali, di documentare questi crimini e denunciare l'operato di queste organizzazioni e del governo israeliano alle autorità internazionale".
Redazione Agenzia Stampa Italia