(ASI) Venezuela di nuovo in guerra contro le grandi multinazionali a stelle e strisce. Lo scontro ora è contro la compagnia petrolifera Exxon Mobil che sta effettuando ricerche nella regione dell’Essequibo, zona appartenente alla Guyana al confine con il paese bolivariano ma tempo rivendicata da Caracas.
Il ministro degli esteri di Caracas Delcy Rodriguez ha ribadito che finché la controversia sul territorio non sarà chiarita aziende straniere non possono svolgere ricerche nella zona chiedendo quindi alla multinazionale di sospendere immediatamente i lavori. Secondo gli esponenti del governo venezuelano le azioni di Exxon Mobil sono “illegali”.
La regione contesa si estende su una superficie di oltre 159mila chilometri quadrati, rivendicata da Caracas sulla base dell'accordo di Ginevra del 17 febbraio 1966 cui fino ad oggi le due nazioni non hanno però dato seguito, anche per via delle resistenze della Guyana appoggiata dagli Usa.
Lo scontro diplomatico-economico tra il Venezuela e la compagnia petrolifera potrebbe ora segnare il destino di Maduro. L’ex delfino di Chavez in questi anni non è stato in grado di far dimenticare il suo predecessore e se ora non riuscisse a spuntarla in questa disputa difficilmente potrebbe rimanere al suo posto.
Fabrizio Di Ernesto – Agenzia Stampa Italia