(ASI) Chi è Gerhard Schindler? E’ l’uomo a capo del Bundesnachrichtendienst (BND), cioè dei servizi segreti tedeschi. In questi giorni in Germania il suo nome è al centro di uno scandalo che coinvolge anche il servizio di sicurezza statunitense, il NSA.
Quest’ultimo ha fornito una lista con nomi, domini, e-mail e numeri di telefono di istituzioni e aziende europee che i tedeschi avrebbero spiato per molto tempo a beneficio degli Stati Uniti. Tra gli intercettati, spicca l'Eliseo, il ministero degli Esteri francese, la Commissione europea e il consorzio aereospaziale Airbus.
Una tempesta sta per abbattersi sui vertici della politica tedesca? Infatti molto presto Schindler dovrà presentarsi davanti alla commissione speciale del Bundestag istituita per indagare sui rapporti tra BND e NSA. Ma non è finita qui. Tra gli accusati c’è spazio anche per Thomas de Maizière, ministro degli Interni e capo della Cancelleria durante gli anni dove la frequenza dei casi di spionaggio è più alta, oltre ad essere uno dei possibili successori di Angela Merkel. De Maizière viene criticato per aver mentito di fronte al Bundestag lo scorso 14 aprile quando, rispondendo ad una interrogazione parlamentare di Linke, aveva assicurato di «non essere a conoscenza di notizie relative a spionaggio economico da parte dell'Nsa o altri servizi americani operato in altri Stati», smentito successivamente dai quotidiani, i quali riportano che la questione era a conoscenza del governo già dal 2008.
Il silenzio della Merkel al riguardo rimane pesante, mentre la stampa tedesca continua a pressare affinché la cancelliera spieghi il legame tra i due servizi segreti e come si possa giustificare un tale spionaggio con la lotta al terrorismo islamico, che è stata la ragione del primo accordo del 2002 tra il governo di Gerhard Schröder e l'amministrazione di George W. Bush. Quali sono i limiti di questo spionaggio? Quanta libertà si è disposti a sacrificare in nome della sicurezza?
Il colpo alla Merkel è stato forte. Il mondo imprenditoriale tedesco è in rivolta: il presidente della Confindustria tedesca ha chiesto chiarimenti e misure rapide per evitare che accadano situazioni simili in futuro. Anche Sigmar Gabriel, il vice socialdemocratico della Merkel, ha dichiarato, riferendosi alla cancelliera, «Le ho chiesto privatamente due volte se avesse mai concesso al Bnd di effettuare spionaggio industriale per conto dell'Nsa e per due volte lo ha negato». Comunque finirà questa storia, la Merkel è nei guai.
Guglielmo Cassiani Ingoni – Agenzia Stampa Italia