(ASI) Gaza, " Foad Aodi, il mondo arabo e palestinese è in lutto per le tante persone morte nella striscia di Gaza. Un tributo di sangue altissimo pagato dai palestinesi che è opera dell’esercito israeliano. Fatti di una tristezza unica. Una grande sofferenza continua. Si fa fatica anche a tenere la contabilità delle persone colpite dalla guerra.
Diciamo civilmente, ma con determinazione , basta con le parole, vogliamo i fatti. E' tempo che si fermino le armi in favore del dialogo e della pace. Salviamo Gaza ed i civili! Sono più di 505 morti, 3.150 feriti e il bilancio negativo dei morti, dei tanti bambini e delle donne uccisi, dei feriti e degli sfollati aumenta ora per ora. Siamo di fronte ad un dramma umanitario di grandi dimensioni, eppure la diplomazia mondiale è ferma, assiste impotente al massacro dei palestinesi. Non abbiamo più le parole per commentare la grande tragedia che sta vivendo la popolazione palestinese .
Addirittura da fonte diretta da Gaza ci dicono che ci sono numerose vittime da giorni per le strade. C’è l’enorme difficoltà per spostarle e dargli una civile sepoltura. Mancano i mezzi di soccorso. Una situazione igenico-sanitaria ridotta allo stremo che più tempo passa e più diventa estremamente esplosiva. C’è il rischio oltretutto che scoppi pure una micidiale epidemia. Scarseggia anche l’ acqua potabile.
Chiediamo un intervento immediato della diplomazia mondiale (Europa, Onu, Usa ed Italia), auspichiamo un cessate il fuoco. Si devono evitare altre morti di civili e la sofferenza dei bambini, delle donne e degli anziani. Lo ripeto siamo di fronte ad una tragedia umanitaria di immani dimensioni. E' il mondo non puiò rimanere insensibile alla mattanza che avviene nella striscia di Gaza.
Non va anche dimenticato che, a causa della guerra, più del 60% dei bambini soffre di fobie, sindromi ansiose e depressive come ci informano di continuo le nostre fonti mediche. Una emergenza che richiede sempre maggiori aiuti umanitari e sanitarti. Infatti, servono urgentemente , ospedali mobili, farmaci ,strumenti chirurgi ,medici ed infermieri”.
E’ la dichiarazione e l’accorato appello del Dottor Foad Aodi presidente Co-mai, Comunità del Mondo Arabo in Italia ed Amsi, Associazione Medici di origine Straniera in Italia .
Redazione Agenzia Stampa Italia