(ASI) Ormai la drammatica vicenda del volo MH17 della Malaysia Airlines che ha causato la morte dei 283 passeggeri a bordo insieme ai 15 membri dell'equipaggio si sta trasformando in uno scontro durissimo tra Stati Uniti e Russia.
Quest'ultima ha presentato al Consiglio di Sicurezza della Nazioni Unite una proposta di risoluzione per avviare un'inchiesta imparziale sulle cause dell'incidente. Dalle dichiarazioni rilasciate dal Tenente Generale Andrei Kartapolov, nel corso di una conferenza stampa svoltasi nella giornata di lunedì a Mosca, le autorità russe hanno negato di aver fornito ai miliziani indipendentisti filo russi in Ucraina i sistemi missilistici di difesa aerea Buk-M1, così come altri tipi di hardware militari. Kartapolov ha invitato gli Stati Uniti a fornire le immagini riprese dal loro satellite militare che avrebbero ripreso la tragedia. Il funzionario militare russo ha dichiarato che dalle stime delle autorità di Mosca il satellite americano si sarebbe trovato, il 17 luglio, a sorvegliare l'area dove è stato colpito il Boeing 777. Kartapolov ha quindi chiesto agli americani di consegnare le immagini riprese dal satellite alla Comunità internazionale per sottoporle ad uno studio dettagliato. Fonti statunitensi confermerebbero di disporre di immagini che comproverebbero la traiettoria e l'impatto del missile che ha fatto esplodere il Boeing 777 ma non confermerebbero l'area dalla quale sarebbe partito il missile. Nello specifico il missile in questione potrebbe esser stato lanciato dal Buk, un sistema missilistico terra - aria, progettato dall'Unione Sovietica e Russia, in grado di colpire obiettivi ad alta quota (tra i 10.000 e i 25.000 metri di altitudine).
Matteo Bressan – Agenzia Stampa Italia