(ASI) Si presentano molto difficili le indagini sulle vere cause dell’abbattimento del volo della Malasyia Airlines abbattuto giovedì da un missile.
La zona è nel territorio controllato dai ribelli filo russi che non solo non permettono a coloro che conducono le indagini di raccogliere le prove relative, ma che pare stiano asportando dal terreno reperti ed oggetti per ostacolare le indagini.
Se è vero, sarebbe la prova indiretta della responsabilità dei ribelli ed avrebbero ragione gli USA e l’occidente che li incolpano dell’abbattimento.
La zona da controllare è estesa per 25 chilometri.
I soccorritori ucraini hanno esplorato 18 chilometri quadrati dell'area in cui giovedì sera si é schiantato l'aereo malese colpito da un missile e hanno trovato 186 cadaveri. Lo ha reso noto il portavoce del servizio Emergenze, Andriy Lysenko. La zona che deve essere controllata, ha aggiunto, é comunque di 25 chilometri quadrati. Lysenko ha aggiunto che i miliziani filorussi consentono agli operatori del ministero di Kiev di entrare nell'area, ma non permettono di prelevare alcunche': "I miliziani stano portando via tutto quello che é stato trovato", ha lamentato. I separatisti filorussi hanno bloccato gli osservatori Osce, l'Organizzazione per la Cooperazione e la Sicurezza in Europa, che volevano avvicinarsi al relitto dell'aereo della Malasyia Airlines.
Redazione Agenzia Stampa Italia