Italia e Germania fanno fronte comune in difesa delle minoranze cristiane perseguitate.
"Ci aspettiamo che dal prossimo Consiglio dei ministri degli Esteri Ue siano intraprese iniziative concrete" per la protezione dei diritti religiosi e per promuovere il dialogo interreligioso: è quanto affermano, in una dichiarazione congiunta i ministri degli Esteri italiani, Franco Frattini, e tedesco, Guido Westerwelle, al termine del bilaterale svoltosi a Berlino nell'ambito del 18/o vertice italo-tedesco.
"Italia e Germania ritengono che la libertà di fede e i diritti delle minoranze religiose sono una parte fondamentale dei diritti umani internazionali e del sistema dei valori universali", si legge nella dichiarazione congiunta dove Frattini e Westerwelle sottolineano come "questi diritti dovrebbero essere rispettati e difesi dai governi e le società nel mondo".
Rispettando le sovranità degli Stati nazionali "crediamo che l'Unione Europea debba costruttivamente impegnare i governi di quei paesi dove si verificano incidenti di violenza interreligiosa per assicurare che la logica del dialogo e della pace prevalga su ogni tipo di violenza. Questo riguarda gli interessi dei governi e delle società in tutte le parti del mondo".
Sulla persecuzione dei cristiani l'Italia ha promosso con una lettera all'UE (co-firmata da Francia, Polonia e Ungheria) l'inserimento della questione nell'ordine del giorno della prossima ministeriale esteri che si svolgerà il prossimo 31 gennaio. E la richiesta italiana è stata accolta dall’Alto Rappresentante della Politica Estera della UE Catherine Ashton
Mittwoch, 12. Januar 2011
022/11
Joint Statement by Foreign Ministers Frattini and Westerwelle, Berlin, January 1 2 t h 2011
„Italy and Germany believe that freedom of faith and the rights of religious minorities are a fundamental part of the international human rights catalogue and of the universal system of values. We believe that these rights should be respected and defended by governments and societies around the world.
While respecting the sovereignty of national states, we believe that the European Union should constructively engage the governments of those countries where incidents of interreligious violence have occured in order to ensure, that the logic of dialogue and peace prevails over disrespect and all kinds of violence. This serves the interests of governments and societies in all parts of the world.
To this regard we expect, that the Council of EU-Foreign Ministers on January 31st will put forward concrete ideas on how to make the cooperation between the European Union and third countries more effective when it comes to protecting religious rights and to promote interfaith-dialogue.“
Hinweis: Eine deutsche Fassung dieser Gemeinsamen Erklärung
wird in Kürze zur Verfügung gestellt.
Pressereferat - Auswärtiges Amt
Berlin, 12.01.2011