Il Ministro dell’Ambiente e dello Sviluppo Erik Solheim ha detto in una conferenza stampa al meeting di Cancun che tutto il complesso alla base degli accordi sul clima sarebbe minato senza il Protocollo di Kyoto La questione del futuro del Protocollo di Kyoyo è stata infatti una tra le più difficili argomentazioni emerse durante gli scorsi negoziati sul clima di Cancun.
Giappone Canada e Russia hanno detto che essi non andranno avanti verso un nuovo periodo di impegni in comune, mentre i paesi in via di sviluppo hanno richiesto questo come un prerequisito essenziale. La Norvegia accetterà dei nuovi accordi in comune solo se essi saranno accompagnati da un accordo paralleli tra i Paesi che attualmente hanno maggiori emissioni, come si legge in un articolo pubblicato dal quotidiano T.N.P. “Ho cercato di far emergere questo aspetto in tutti i negoziati ai quali ho partecipato. Dal nostro punto di vista, la Norvegia farà qualsiasi cosa per portare in avanti la politica sul clima” ha detto Solheim. I finanziamenti e la conservazione delle foreste hanno lo stesso peso infatti sull’agenda politica norvegese. "Dobbiamo continuare il buon lavoro che il Primo Ministro Jens Stoltenberg ha intrapreso come capo del gruppo sul finanziamento a favore del cambiamento climatico. E’ 'importante trovare un sistema pratico”. Egli ritiene che sia ingiusto da parte degli Stati Uniti bloccare le soluzioni per i progetti forestali nei paesi in via di sviluppo se non si ottiene una soluzione completa a tutte le domande nei negoziati. “E’ vitale ottenere degli accordi sulle foreste pluviali, sia per la biodiversità che per l’ambiente. Questo non può accadere senza una soluzione complessiva” ha detto Solheim.