(ASI) Pesanti strascichi di polemiche, in Palestina, hanno provocato le dichiarazioni di Abu Mazen a un canale televisivo israeliano. Il presidente dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) ha escluso una nuova Intifada (rivolta) contro l'occupazione israeliana e, soprattutto, è sembrato rinunciare al diritto al ritorno per i profughi palestinesi ai villaggi d'origine, oggi in Israele.
Il leader palestinese ha dapprima rassicurato gli israeliani, rispondendo negativamente al giornalista che gli chiedeva l'ipotesi di una terza Intifada contro l'occupazione sionista. "Non torneremo al terrorismo e alla violenza, agiremo solo attraverso la diplomazia e con mezzi pacifici", ha risposto Abu Mazen. Circa invece il diritto al ritorno di oltre 5milioni di palestinesi sparsi per il Medio Oriente, Abu Mazen ha spiegato che per lui lo Stato di Palestina è composto solo da Cisgiordania, Gaza e Gerusalemme Est (i territori palestinesi occupati da Israele nel 1967) e che tutto il resto della Palestina storica è Israele. Quindi, ha aggiunto, che pur essendo un profugo di Safad (in Galilea) e desideroso di visitare quella località, non intende tornare in quella città oggi parte di Israele e di risiedervi. Reazioni negative alle parole del presidente dell'Anp arrivano dalla galassia dei gruppi palestinesi.
"Abu Mazen vive nella terra dei sogni, continua a credere che facendo queste dichiarazioni otterrà qualcosa da Israele e Stati Uniti", ha commentato Rabah Muhanna, un leader del Fronte Popolare di Liberazione della Palestina (Fplp) della Striscia di Gaza. Hamas ha organizzato a Gaza cortei per protestare contro le frasi di Abu Mazen, durante i quali alcune immagini del presidente sono state date alle fiamme. Al fine di stemperare la polemica innescata tra i propri connazionali, arrivano dall'ufficio stampa di Abu Mazen le rettifiche. "La posizione della leadership palestinese non è cambiata", ha comunicato Nabil Abu Rudaineh, portavoce di Abu Mazen. "La questione dei profughi era e rimane un argomento che dovrà essere affrontato nel negoziato finale con Israele e (Abu Mazen) rimane fedele ai principi fissati dal Consiglio nazionale palestinese (il Parlamento che rappresenta tutto il popolo palestinese, ndr)", ha aggiunto.
Redazione Agenzia Stampa Italia
ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione