(ASI) Esteri. Continua la tensione tra Ankara e Damasco: questa mattina l'aviazione turca ha costretto all'atterraggio un aereo civile armeno perchè sospettato di portare aiuti umanitari ad Aleppo. Il velivolo, perquisito all'aeroporto di Erzurum, è stato poi autorizzato a continuare il suo viaggio. Mercoledì scorso le autorità turche avevano dirottato un aereo siriano in volo da Mosca a Damasco. Intanto i 27 ministri degli esteri Ue hanno approvato in mattinata il diciannovesimo pacchetto di sanzioni contro il governo di Bashar al-Assad.
Commento:
A parte l'atto di pirateria che deve essere severammente sanzionato in sede Onu dal momento che crea un ulteriore pericoloso precedente che non giova alla pacificazione della regione.
Un'altra cosa grave è il motivo che ha dato origine a questo biasimevole gesto: il presunto sospetto da parte turca che gli armeni sostengano la causa del governo siriano attraverso la fornitura di armi.
Quando la storia ricorda che furono proprio gli armeni ad essere vittime del genocidio attuato dai turchi. Infatti, per lo sterminio subito gli armeni chiedono ancora che sia fatta giustizia.
Un' azzardata azione perché rende particolarmente difficile alla Nato continuare a sostenere le ragioni della Turchia, fino al punto di prospettarte un intervento militare contro la Siria.
Il pericoloso atteggiamento tenuto dalla Turchia è un ulteriore segnale della sua immaturità politica che fa mettere in discussione anche la sua entrata in Europa, la quale, per forza di cose, dovrà essere rimandata sine die.
In conclusione, non vorremmo che la smania di protagonismo di Erdogan sia proprio mirata a far precipitare la già complicata situazione in Siria e nello scacchiere del Vicino Oriente.
Le continue provocazioni attuate da Ankara, gioco forza, stanno producendo ripercussioni anche a livello internazionale. Il fatto che il Presidente della Russia Vadimir Putin abbia rimandato a data da destinarsi la visita in Turchia lo sta a dimostrare.
Redazione Agenzia Stampa Italia
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