Il radical chic, il cieco che vuole guidare gli altri

(ASI) Riceviamo e Pubblichiamo -  "La categoria di persone definite «radical chic»permane e aumenta nelle società occidentali mettendo a rischio il collegamento con la realtà della politica e dell’economia.

Nel dibattito politico italiano è ormai usuale indicare la categoria del radical chic. Esiste oggettivamente questa categoria e come possiamo riconoscere chi vi appartiene?

La definizione è stata coniata dal giornalista americano Tom Wolfe (1931-2018)  nel 1970 che scrisse un articolo nel New York Times su questo argomento. Nell’articolo il giornalista parlava di una festa organizzata dalla moglie del compositore USA Leonard Bernstein, Felicia voluta per finanziare le Pantere nere, movimento che si impegnava, anche con metodi violenti, per i diritti dei neri negli USA.

Il giornalista esaminò la questione da un punto di vista di curiosità giornalistica segnalando la presenza di élites che, per vari motivi, assumevano cause radicali pur avendo un tenore di vita che talvolta le allontanavano nei fatti dalle questioni che difendevano. Il primo esempio era proprio la la emarginazione delle classi popolari e dei neri nella società USA, indotta spesso dalle politiche di cui essi erano beneficiari. Sul tema poi scrisse un libro.

La categoria del radical chic, genialmente individuata dal giornalista, continua ad essere utilizzata anche oggi in Italia. Essa è diventata una definizione che i destinatari non accettano positivamente.

Complessivamente si può dire che il radical chic assume un disagio e lo fa proprio senza però avere una visione complessiva del problema, denotando un sostanziale distacco dalla realtà come avviene nella difesa assoluta del movimento gender che afferma il carattere “culturale” e non naturale del sesso, arrivando ad assurdità come la partecipazione di maschi alle competizioni femminili o al cosiddetto “matrimonio” fra persone dello stesso sesso.

Il fenomeno assume vari aspetti. Un esempio è la globalizzazione e i suoi effetti. Da una parte il desiderio di trarre profitto dalle basse remunerazioni del personale nei paesi più poveri ha portato alla  de-industrializzazione dei paesi occidentali e al peggioramento dello stato di vita delle classi più povere per la perdita di posti di lavoro nel nome del liberismo, accettato acriticamente dai radical chic.  I prodotti  a basso costo, ma griffati, vengono poi venduti ad alto prezzo nelle società più sviluppate e sono parte essenziale del modo di vita di alcune categorie sociali. Un altro effetto della globalizzazione è l’immigrazione incontrollata che viene difesa in nome della accoglienza, evitando di vedere le  cause, spesso complesse e diversificate, che provocano questo dramma molto dannoso sia per i paesi di partenza che di quelli di arrivo.

Altre cause amate dai radical chic sono la liberalizzazione della droga, naturalmente leggera, e proposta con argomentazioni «buoniste» come la necessità di togliere alle mafie il controllo di questo mercato. In definitiva si può dire che  il radical chic è un personaggio che non si preoccupa di analizzare in visione unitaria le cause dei fenomeni e nella difesa delle sua posizioni preferisce l’attacco personale a coloro che si oppongono, definiti di volta in volta, attraverso parole dispregiative (omofobo, razzista, fascista, maschilista), senza affrontare il merito dei problemi.

Il radical chic trova conferma delle sue posizioni nella stampa main stream, posseduta da quelle élites liberiste che traggono quasi sempre profitto da queste cause e ne sostengono la narrazione.

Come esito si assiste ad un progressivo distacco dalla realtà delle società occidentali che ricorda il libro distopico di George  Orwell (1903-1950) «1984», dove il Ministero della Verità, descritto dallo scrittore,  affermava «La guerra è pace. La libertà è schiavitù. L'ignoranza è forza». Erano frasi ripetute all’infinito per mantenere il potere alle classi dominanti e che ricordano oggi la narrazione sull’Ucraina, dove l’invio di armi per alcuni salva vie umane."

 

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

 
L'onestà intellettuale crea dibattito e stimola nelle persone l'approfondimento. Chi sostiene l'informazione libera, sostiene il pluralismo e la libertà di pensiero. La nostra missione è fare informazione a 360 gradi.

Se credi ed apprezzi la linea editoriale di questo giornale hai la possibilità di sostenerlo concretamente.
 

 

 

Ultimi articoli

Lavoro: Coldiretti, bene proroga occasionale, ora stabilizzarlo in finanziaria. Misura sociale utilizzata da studenti e pensionati che completa il mercato del lavoro nei campi

(ASI) La proroga del lavoro occasionale in agricoltura contenuta nel ddl Semplificazioni è importante rispetto a uno strumento che ha dimostrato di rappresentare una misura utile, anche a livello sociale, senza ...

UGL entra per la prima volta nella RSU della STS Società Tipografica Siciliana S.p.A.

(ASI) Per la prima volta l'UGL conquista la rappresentanza sindacale all'interno della STS Società Tipografica Siciliana S.p.A., nella Zona Industriale di Catania. Alle elezioni per il rinnovo delle ...

Ue: Giglio Vigna (Lega), non imporre ideologia. Italia per neutralità tecnologica 

(ASI) Roma, 5 dic. - "L'Italia è per la neutralità tecnologica. L'Italia è contro l'ideologia dell'elettrico al 100%. Per questo diciamo sì a tutte le tecnologie: elettrico, biogas, biocarburanti, idrogeno, e-diesel, diesel di ultima ...

Rosellina Madeo (Pd): «Superare le divisioni interne per tornare alla maggioranza»

(ASI) Cosenza – «Il grande progetto del Partito Democratico ha bisogno di tutti noi, nessuno escluso. Occorre superare le divisioni interne e mettere da parte i personalismi – così la consigliera regionale ...

Casanova 300" presentato a Roma presso Villa Altieri

(ASI) Roma - Nel pomeriggio del 3 dicembre 2025 si è tenuta, nell'ambito del progetto "Casanova 300" a trecento anni dalla nascita di Giacomo Casanova, presso Villa Altieri "Palazzo della Cultura e della Memoria ...

Prisco: "Santa Barbara ci ricorda il valore di chi ogni giorno protegge il Paese con coraggio e dedizione"

(ASI) «Quella di oggi non è solo una ricorrenza, ma un momento di profonda gratitudine verso le donne e gli uomini del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, che con professionalità, ...

Marino, partecipazione a convegno su referendum. Ambrogiani soddisfatto

(ASI) “È stato un importante momento di partecipazione e confronto il convegno organizzato nei giorni scorsi dal comitato civico “Si può fare”, dal titolo “Prepariamoci al referendum – Il piacere e il ...

Marco Squarta(FDI-ECR) sull’immigrazione l’Europa finalmente cambia rotta.

(ASi) "Abbiamo portato a casa una vittoria vera in Europa sull’immigrazione. Una vittoria che cambia davvero le cose. In Parlamento Europeo, grazie al lavoro di Fratelli d’Italia ...

Solidarietà: anche quest’anno Safari Club International Italian Chapter dona 500 porzioni carne di selvaggina in memoria di don Pietro Sigurani

(ASI) Angelo Reali, che ha ereditato la missione di Don Pietro Sigurani, e Geronimo Cardia, rappresentante regionale, hanno accolto nella sede dell’associazione “Non ho né argento né oro” la ...

Elena Fruganti (Fratelli d’Italia): “Il Governo Meloni investe sui giovani: inaugurato il Centro di aggregazione del progetto DesTEENazione, un esempio del cambio di passo sulle politiche giovanili”

(ASI) Perugia. “Dal decreto Caivano per la riqualificazione sociale delle periferie, alle politiche di contrasto alle dipendenze, il Governo Meloni dimostra un significativo cambio di passo nell’attenzione ai giovani ...