(ASI) Si rende noto il report con le considerazioni frutto di una mia ricerca Citotossicologica in vitro sui derivati idrossiantracenici di Aloe ferox inviato ai Ministeri e alla commissione 14° del Senato che di fatto confermano quanto riportato nelle mie considerazioni esposte nella relazione tecnico scientifica.
Relazione che ho presentato alle situazioni sopra citate che smentisce che studi presi in considerazione dall'Europa che hanno portato all'eliminazione dei derivati idrossiantracenici perché considerati in genotossici e cancerogeni e conferma che se tali composti vengono presi all'interno del fitocomplesso non vi è alcun effetto tossico cancerogeno a livello della cellula, infatti come avevo stostenuto dall'inizio l'effetto Genotossico andava verificato sull'intero pool mnolecolare delle singole piante e non su silgole molecole che possono avere come si riscontra nel mio lavoro effetti ben diversi se estrapolate dal complesso di molecole dell'estratto!
Questo studio in vitro insieme agli altri studi in vivo saranno certamente risolutivi per scagionare le piante antrachinoniche come appunto l'aloe, la cascara, il rabarbaro e la senna dall'accusa di essere Genotossiche e Cancerogene è questa tecnica potrà anche essere utilizzata in futuro per altre specie vegetali che qualcuno vuole far passare per cancerogene vedi Lawsonia inermis (Hennè).
Quando la scienza si dà da fare i risultati e la verità viene sempre fuori.
Paolo Pelini
Erbochimico
Ricerca Farmacognostica, Citotossicologica degli Estratti di Piante Officinali e Ricerche sul Microbiota
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