(ASI) Protestano gli studenti delle scuole superiori del Lazio indirizzando le loro richieste direttamente al Ministero dell’Istruzione. Ma cosa chiedono realmente? E cosa contestano? “Contestiamo la modalità di rientro post- natalizio e la gestione scolastica degli ultimi trent’anni.
I repentini e tardivi cambiamenti di impostazione didattica hanno leso la salute psicologica degli studenti ed aggravato la situazione che era già pesante. Gli ultimi investimenti fallimentari (come quelli dei banchi a rotelle) uniti ad una mera politica propagandistica hanno portato la scuola nella situazione attuale. Per fare un esempio concreto potremmo menzionare lo scarso funzionamento e le scarse condizioni igieniche dei mezzi pubblici romani con cui gli studenti hanno finora avuto a che fare; figlie di queste problematiche sono le disdicevoli fasce orarie proposte di entrata e di uscita 8.00-14.00 o 10.00-16.00.
La nostra scuola (Istituto Croce Aleramo di Roma) in seguito a precedenti votazioni non ha mai voluto adottare il sabato come giorno di lezione e non vediamo perché dovremmo farlo ora. Contestiamo inoltre la dubbia modalità di questi punti:
-pranzo per il rischio di contrazione del virus e per errata/tardiva alimentazione.
-ricircolo di aria pulita che in questo periodo potrebbe causare altre malattie
-tempistiche riguardo il completo e corretto svolgimento dei compiti che ogni studente deve svolgere fino a tarda serata a causa dei mezzi pubblici inefficienti.
Comprendiamo in parte la voglia di ricominciare la scuola in presenza ma se le condizioni non consentono la corretta riapertura riteniamo che la DAD al momento sia l’unica via percorribile. La DDi che sia adottata al 50% o al 70% resta una metodologia didatticamente dispersiva e difficoltosa sia per chi si trova a casa sia per i docenti che devono dividere la lezione tra lo schermo e la classe.
Concludendo siamo consapevoli che la DAD sia una modalità didattica usata a causa di una situazione emergenziale e quindi chiediamo che la si continui ad adottare finché le condizioni di un rientro a scuola in sicurezza non lo permettano.
Ringraziamo tutti i docenti che in questo momento di crisi hanno continuato la didattica nel modo migliore possibile, adattandosi e mettendosi in gioco, sono stati aperti al dialogo comprendendo le necessità degli studenti.
Tutto ciò rende orgogliosi noi rappresentanti d’istituto.”
Piacitelli Francesco
Di Bari Allegra
Salvatori Francesco
Valli Luca
Facciamo luce sulle reali richieste degli studenti spazzando via le distorte manipolazioni che in questi giorni hanno riempito i media. Torniamo Solamente in sicurezza.