(ASI) Biagio Maimone, esperto di comunicazione sociale , politica ed economica intervista l'Onorevole Michela Vittoria Brambilla di Forza Italia.
Biagio Maimone: L'impegno a favore degli animali può educare l'essere umano ad una concezione del mondo orientata all'ascolto anche di chi parla un linguaggio diverso e, quindi, favorire il dialogo tra le diverse identità che convivono nell'universo. Un Suo parere in merito.
Michela Vittoria Brambilla: "L'impegno a favore degli animali è fondato sull'empatia, che è la forma forse più profonda di comunicazione. Educare all'empatia significa predisporre una persona a comprendere immediatamente l'altro, a collocarsi nella sua prospettiva. Gli animali non hanno voce ma si fanno capire grazie all'empatia. Per questo la comunicazione con un cane o un gatto può essere istruttiva e formativa, certamente per i bambini e i ragazzi ma anche per gli adulti"
Biagio Maimone: Le donne possono offrire al mondo della politica un apporto davvero prezioso. Cosa determina ancora il loro silenzio, salvo rare eccezioni come nel Suo caso.
Michela Vittoria Brambilla: "Ho una mia teoria in proposito. Potrei sbagliarmi, ma credo che proprio la concretezza delle donne contribuisca a tenerle lontane dalla politica, vista come un luogo dove si chiacchiera molto ma si fa poco. Ovviamente non è così, o comunque non è sempre così. Tuttavia alla donne, abituate ad affrontare e risolvere i piccoli/grandi problemi della vita quotidiana, non piace dover correre il rischio dell'inconcludenza. O forse è solo un problema di mancanza di fiducia in se stesse..."
Biagio Maimone: Da presidente della competente commissione parlamentare, come valuta la condizione dell'infanzia e dell'adolescenza nell'Italia di oggi?
Michela Vittoria Brambilla: "Bisogna distinguere tra la tutela legale e la tutela concreta ed effettiva dei diritti dei giovanissimi. Gli organismi internazionali riconoscono che l'Italia ha una legislazione avanzata in materia. Se però consideriamo le raccomandazioni che l'Onu ci rivolge, o gli studi dell'Unicef, ci troviamo di fronte, accanto all'apprezzamento per i progressi compiuti, ad un impietoso catalogo di carenze, rese più evidenti dal perdurare della crisi economica: la povertà minorile - cui la commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza ha dedicato la prima indagine conoscitiva della legislatura - la lotta alla discriminazione, il taglio delle risorse, la mancanza di dati, l'assistenza ai minori con disabilità, il numero cronicamente insufficiente di insegnanti di sostegno, la dispersione scolastica, e l'accoglienza dei minori stranieri, assenza di un fondo per l'implementazione del Piano nazionale infanzia, il numero insufficiente di insegnanti di sostegno. E potremmo andare avanti a lungo. Quindi c'è moltissimo da fare. Ma la prima cosa è convincersi che il futuro, rappresentato dai cittadini più giovani, va messo, qui ed ora, in cima all'agenda politica".
Biagio Maimone: Come vede il futuro di Forza Italia?
Michela Vittoria Brambilla: "FI conserva il suo ruolo centrale nello schieramento di centrodestra. Il che risulterebbe oggi ancor più evidente se il presidente Berlusconi avesse potuto esercitare la sua leadership senza limiti imposti dall'esterno o contestazioni interne di cui non riesco a vedere lo scopo. Sotto questo aspetto la sentenza della Cassazione sul caso Ruby, un processo che neppure avrebbe dovuto iniziare, apre una fase nuova: restituisce agibilità al presidente e favorisce un suo ritorno in campo da vero goleador. Mi auguro che lo capiscano tutti, dentro e fuori dal partito".
Biagio Maimone: Per quanto concerne il tema del lavoro non Le sembra che la creazione di nuove fonti economiche sia stata tralasciata come fondamento per attivare nuove politiche lavorative ? Non solo il Job act può essere, in definitiva, considerata la leva unica su cui puntare per risanare la vita economica .
Michela Vittoria Brambilla: "La crisi economica che stiamo vivendo è interpretabile come una transizione globale verso un modello di economia dove l'intensità del lavoro è più bassa. Ritornare ai livelli di occupazione pre-crisi sarà difficile e richiederà molto tempo. Ma una cosa è certa: solo il settore privato può dare un contributo decisivo alla lotta contro la disoccupazione e potrà darlo solo se sarà, almeno in parte, liberato dai lacci e lacciuoli della burocrazia e delle tasse e se avrà tutto l'interesse ad assumere. Il Jobs Act è un bluff. Le deleghe votate dal Parlamento erano generiche, i primi decreti attuativi sono un compromesso con il passato".
Biagio Maimone: qual è il Suo progetto politico per ridare vigore alla vita socio-economica dei cittadini italiani ?
Michela Vittoria Brambilla: "Nei giorni scorsi sono rimasta colpita, - come tutti, credo - da due dati economici relativi all'anno 2014: il livello raggiunto dalla pressione fiscale (43,5 per cento del Pil, in aumento di 0,1 punti) e quello della disoccupazione (12,7 per cento, in aumento dello 0,6 per cento rispetto al 2013), entrambi livelli da record. C'è un profondo legame tra questi dati. Un Paese soffocato dalle tasse non cresce e un Paese che non cresce non può creare lavoro. Bisogna tagliare spesa pubblica e ridurre le tasse: esattamente il contrario di quel che Renzi sta facendo".
Biagio Maimone