(ASI) Suona la prima campanella dell'anno scolastico: stamattina, di fronte a più di venti scuole siciliane, per rilanciare una scuola di tutti e per tutti; per rilanciare cultura, educazione e formazioni come valori Iinalienabili.
A Caltanissetta, Palermo, Siracusa, Canicattì, Trapani gli studenti hanno organizzato sit-in, iniziative e flashmob per rivendicare il ruolo degli studenti e delle associazioni studentesche nella stesura della riforma scolastica.
Poche settimane fa, il governo Renzi ha emanato delle linee guida a proposito del patto scuola, annunciando la prossima indizione di un calendario di consultazioni, in occasione dei quali chiedere il parere di tutti gli attori della scuola, dai genitori al personale ATA, dai professori agli studenti.
La Rete degli Studenti Medi, ritenendo fondamentale il contributo degli Studenti nell'emanazione della riforma che "stravolgerebbe" il sistema scolastico così come è stato concepito, ha analizzato e studiato in profondità il testo, evidenziandole profonde criticità e incoerenze con il progetto educativo che fa da base all'Istituzione Scuola, soprattutto in materia di Alternanza Scuola-Lavoro, Didattica, Governance.
Parla Andrea Manerchia, coordinatore Regionale della Rete degli Studenti Medi: "Le iniziative vertevano su tre aree tematiche principali: innanzitutto abbiamo informato gli studenti a proposito del Patto Scuola e delle Consultazioni, distribuendo materiale utile, volantini, flyers. Subito dopo si è passati alla fase costruttiva: di fronte ad ogni scuola, i ragazzi della Rete degli Studenti hanno ritenuto necessario raccogliere pareri utili, esperienze e punti di vista a proposito della scuola a trecentosessanta grandi, attraverso cartelloni, brainstormings, incanalando i disagi e i disservizi che vivono gli studenti sulla propria pelle per elaborare una grande, complessiva proposta."
"In una terza fase," continua Manerchia " i ragazzi della Rete hanno ribadito quanto le iniziative appena concluse facessero parte di un grande progetto, un grande contenitore, ovvero quello del 10 Ottobre, la nostra data di mobilitazione nazionale. Stiamo lavorando nell'ottica di elaborare un vero e proprio modello di scuola che vogliamo e per cui lottiamo tutti i giorni, che rilanci non solo un sistema che include, educa e forma tutti indistintamente, ma che valorizzi e rivaluti gli spazi culturali, di partecipazione e democrazia che viviamo da protagonisti, dentro e fuori le scuole. La Grande bellezza siamo noi".
Redazione Agenzia Stampa Italia