SCILIPOTI - AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Premesso che:

l’Italia è stata privata della propria sovranità monetaria già nel 1991 con la ‘privatizzazione’ della Banca d’Italia e ulteriormente  messa in discussione con l’adesione indiscriminata al SEBC e alla Bce”. L’Italia, riconquistando questo ruolo e in un’ottica di reale tensione allo sviluppo, dovrà inoltre e soprattutto dare voce alle vere categorie produttive del Paese, contribuendo così a definire il percorso di rinascita che la nostra terra attende e merita;

è necessario recuperare il "denaro perso" e ciò sarà possibile iscrivendo correttamente nelle voci all’attivo del bilancio della Banca d’Italia le banconote circolanti al valore non del costo reale ma nominale. I 138.000.000.000 di euro annui, sottratti all’Italia nel solo 2011, giacché erroneamente iscritti nelle passività, ritornino al popolo, ritornino nelle casse dello Stato, così da poter essere destinati alle reali e molteplici esigenze del Paese;

è opportuno ricordare che la partecipazione degli istituti di credito privati all’interno della Banca d’Italia raggiunge una percentuale quasi al 95 per cento: Gruppo Intesa ha il 27,2 per cento, Gruppo San Paolo il 17,23 per cento, Unicredit il 10 per cento, Monte dei Paschi di Siena il 2 per cento, Cassa di risparmio di Firenze oltre l’1 per cento. Lo stato, invece, ha una piccolissima percentuale nella Banca D'Italia, che è pari al 5 per cento. Perché è avvenuto ciò? Perché il Governo Amato nel 1991, con la privatizzazione dei gioielli del Paese, ha privatizzato la Bankitalia e privatizzando la Banca d’Italia ha creato delle condizioni insostenibili per un Paese come l’Italia;

la prima privatizzazione è stata appunto realizzata nel 1992 nella notte del 31 luglio quando il Consiglio dei Ministri era semideserto e Giuliano Amato trasformava gli Enti di Stato in Spa: non solo l’Eni e l’Iri vennero privatizzati, ma anche la Banca d’Italia. Dagli anni 1998-2002 si è iniziata una sorta di cessione di quella sovranità che la Banca d’Italia doveva avere e che non ha più, anche con l’adesione all’eurozona, cioè con quel passaggio dalla lira all’euro che non solo dimezzò stipendi e salari, grazie all’iniquo cambio condiviso da Romano Prodi (1 a 2, invece che 1 a 1), ma che inoltre diede il via negli anni successivi con il Trattato di Lisbona (2007-2009) e con il Meccanismo Europeo di Stabilità (MES, 2011) al ‘ perfezionamento’ dell’usurpazione al popolo, della rendita da emissione monetaria e della verifica-pianificazione dei conti pubblici. Oggi la sovranità e la rendita monetaria appartengono alla Banca Centrale Europea, un organismo che sfugge al controllo degli Stati membri, in nome di una  ‘autonomia’ e la rendita da emissione va, per quel che riguarda l’Italia, ai banchieri privati italiani (Unicredit, Intesa San Paolo etc.) proprietari della Banca d’Italia che ricevono dalla stessa Bce la quota di euro assegnata al nostro Paese, circa il 6-8% del totale;

Considerato che:

la moneta è qualcosa di prezioso per un popolo. Quando un popolo perde la sovranità monetaria e non ha più la possibilità di battere moneta in proprio significa che è schiavo e non ha più la possibilità di uscire dalle crisi che si potrebbero, prospettare, come è accaduto nell’ultimo periodo. Ma cosa comporta per uno Stato perdere  la propria sovranità monetaria? Il Paese batte moneta, la carta moneta che viene stampata ha un costo reale e un costo commerciale. Il costo reale è il costo tipografico e del colore; il costo commerciale invece è il costo stampato sulla banconota.

la differenza tra il costo stampigliato (costo commerciale) e il costo reale della tipografia per una banconota di 500 euro è pari a 499 euro. In altri termini, il costo reale di una banconota da 500 euro è pari ad 1 euro, mentre il suo costo commerciale, quando viene utilizzata è di 500 euro. I 499 euro di differenza che una volta venivano utilizzati dallo Stato per fare forte il Paese e per creare quelle infrastrutture necessarie, dal 1992 vanno a finire nelle tasche degli istituti di credito e delle banche. Che significa ciò? Significa che 499 euro, che erano una volta dello Stato, oggi sono delle banche. Qualcuno dice che questo signoraggio non è vero ed è irreale. Invece è vero ed è reale, perché questa differenza, che andrebbe iscritta nel bilancio della Banca d’Itali come attivo, viene iscritta come passivo.Quei 499 euro vengono cioè indicati come passivo, e invece andrebbero indicati come attivo: vengono indicati come uscite ed invece sono entrate.

Si chiede

se il Governo non intenda affrontare e fare chiarezza questo argomento e sulla possibilità concreta di "riacquistare" la Banca D'Italia, ovvero se non ritenga opportuno lasciare la Banca d’Italia alle banche private istituendo al contempo un nuovo istituto di credito nazionale, nell’interesse degli italiani.

Scilipoti

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

 
L'onestà intellettuale crea dibattito e stimola nelle persone l'approfondimento. Chi sostiene l'informazione libera, sostiene il pluralismo e la libertà di pensiero. La nostra missione è fare informazione a 360 gradi.

Se credi ed apprezzi la linea editoriale di questo giornale hai la possibilità di sostenerlo concretamente.
 

 

 

Ultimi articoli

Open Arms, Lega: giustizia è fatta, difendere i confini non è reato

Roma, 17 dic. - "Difendere i confini non è reato e finalmente ora è chiaro a tutti con l'assoluzione definitiva di Matteo Salvini. Ancora una volta l'accanimento giudiziario di una certa magistratura si è ...

Rai, Mollicone (FDi) : "grande racconto nazional popolare, complimenti a ad Rossi per nuova programmazione fiction"

(ASI) "Dopo i grandi successi della scorsa stagione, iniziata con i record segnati dal Conte di Montecristo e conclusa con i grandi numeri di Sandokan, la Rai si conferma essere ...

DL Sicurezza lavoro, Barzotti (M5S): solo misure spot, votiamo no a fiducia

(ASI) ROMA,  - "Questo provvedimento è sbagliato tanto nella forma quanto nella sostanza e, per l'ennesima volta, si utilizza la fiducia per annullare qualsiasi discussione di merito. Le misure che ...

Confcommercio su legge di bilancio: introdurre estensione detassazione rinnovi contrattuali

(ASI) La richiesta di Confcommercio di detassare gli aumenti contrattuali, estendendo il meccanismo anche ai contratti rinnovati nel 2024 e applicandolo solo ai contratti comparativamente più rappresentativi, aveva e ha un ...

Pac, Confeuro: "Bene correttivi ma serve piano strutturale. Così il futuro è nero"

(ASI) "Confeuro accoglie positivamente il via libera del Parlamento europeo alle nuove regole di semplificazione della Politica agricola comune (Pac). Le misure approvate - dal potenziamento della rete di sicurezza ...

Gasparri (FI): rivendichiamo risultati ottenuti nonostante conto fallimentare governi precedenti

(ASI) "L'Italia è forte di una maggioranza solida. Rivendichiamo i risultati ottenuti: usciremo dalla procedura di infrazione; lo spread è sotto i 70 punti; l'occupazione cresce e registriamo il livello più basso della ...

Codici avvia un'azione di classe contro Eni Plenitude

Per l'associazione gli impegni della società con l'Agcm sono insufficienti

Sanità, Giuliano (UGL): “Nelle corsie degli ospedali servono regole certe e personale qualificato. Valorizzare i professionisti italiani è una priorità”

I(ASI) l segretario nazionale della UGL Salute, Gianluca Giuliano, interviene con fermezza sul tema del riconoscimento dei titoli degli operatori sanitari provenienti da Paesi extra Ue, alla luce delle ...

Scuola, Miele (Lega): giuste nuove indicazioni Valditara per adeguare insegnamento

(ASI) Roma,   "Le nuove indicazioni nazionali del ministero guidato da Valditara per il curriculum della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione ci soddisfanno pienamente perché, come ...

La traiettoria dell'economia cinese verso il nuovo Piano Quinquennale

(ASI) Mentre il mondo continua a navigare in acque complesse, la Cina si prepara ad aprire una nuova fase di sviluppo con una fiducia fondata su una resilienza ormai collaudata.