(ASI) Roma - "Il sequestro del vino contraffatto che ha fatto scattare ieri i controlli in varie regioni d'Italia e la conseguente frode al commercio, rappresenta solo la punta di un iceberg delle vaste truffe agroalimentare nella vendita sia all'ingrosso che al dettaglio dei vini".
Lo afferma in una nota il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato.
"Bisogna fare piena luce sulle tante cantine che vendono a prezzi stracciati vini di qualità con marchi quali il Brunello di Montalcino, Chianti Classico, Chianti, Montefalco Rosso, Montefalco Sagrantino nei supermercati e nelle enoteche rinomate della Capitale, ma soprattutto bisogna fronteggiare e tutelare con fermezza il Made in Italy portato avanti con fatica da tutte quelle cantine che producono in modo sano e che rispettano i disciplinari nella produzione e che spesso e volentieri sono costrette a chiudere i battenti per la concorrenza sleale di qualche soggetto senza scrupoli che sta distruggendo il mercato interno ed estero del vino. Una situazione quella della frode nei vini taroccati che è cresciuta è che sta diventando un vero e proprio business in Italia e all'estero ed è per questo che lo Stato si dovrebbe costituire parte civile contro di loro per danni all'immagine del Made in Italy, continua il presidente Maritato, i controlli devono proseguire per tutelare i consumatori che ignari acquistano vini di scarsa qualità e che sono spesso contraffatti pensando che siano di marca ed è per questo che invito i Carabinieri, il Corpo Forestale e la Guardia di Finanza a proseguire e ad intensificare i controlli nei supermercati e nelle enoteche anche a Roma con maggiore fermezza su un fenomeno vergognoso che va definitivamente stroncato e che sta producendo redditi annuali da capogiro a gente senza scrupoli".