(ASI) Roma -Da Anas importanti novità: ora cavi in alluminio armato e interrati, installazione di sistemi di sicurezza TVCC, dotati di telecamere collegate alla Sala Operativa di Roma.
“Strade completamente al buio per via dei ripetuti furti di rame. Dopo la Roma-Fiumicino e altre arterie nelle aree periferiche della città, dopo la relazione dettagliata e la denuncia di Acea ora anche Anas risponde alla nostra denuncia su lunghi tratti del Grande Raccordo Anulare che si trovano da diverse settimane al buio”, così dichiara in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio, nell’esprimere soddisfazione per gli interventi messi in campo da ANAS tesi a ripristinare l’illuminazione nei diversi tratti del GRA segnalati.
“Il Presidente di Anas Spa, Piero Ciucci, stavolta fornisce una risposta più rassicurante poiché oltre ad annunciare l’impegno di ripristinare l’illuminazione nel tratto del GRA compreso tra lo svincolo di Monte Spaccato e quello di Boccea, in quello tra la Galleria di Veio e la SS 2, nei pressi dell’Ospedale Sant’Andrea, e negli svincoli della Flaminia, di Castel Giubileo e de La Rustica, annuncia anche il ripristino dei cavi oggetto di furto e danneggiati con la progettazione di interventi di installazione di cavi in alluminio armato e posa in opera direttamente interrata, unitamente all’installazione di sistemi di sicurezza TVCC, dotati di telecamere intelligenti che invieranno un segnale di allarme alla Sala Operativa Compartimentale di Roma in caso di tentativi di intrusione”, prosegue Santori.
“Si tratta di novità importanti rappresentate in una nota al sottoscritto, che già ebbi modo di auspicare come Commissione Sicurezza per quel che concerne gli impianti di illuminazione ACEA, dei cavi della Rete Ferroviaria Italiana e finanche di quelli relativi alla telefonia mobile e fissa e alle cabine elettriche. Un deterrente efficace che scongiurerebbe a monte il mercato del rame e del ferro e che potrebbe anche rappresentare un ulteriore momento utile per l’arresto in flagranza dei ladri di rame. Spero che l’Osservatorio contro il mercato illegale di rame e metalli, istituito presso il Ministero dell’Interno, possa fare propria questa raccomandazione e incentivare l’utilizzo di questi strumenti anche negli altri casi segnalati”, conclude Santori.