(ASI) Ieri si è votato in Gran Bretagna e Olanda per le elezioni europee, i cui risultati si conosceranno assieme agli altri domenica notte o lunedì.
Tuttavia, se il risultato confermerà le indicazioni dei sondaggi del dopo voto, si possono già trarre alcune importanti considerazioni, a cominciare dall’affluenza alle urne.
In Gran Bretagna ha votato solo il 36% degli elettori ed in Olanda solo il 37%.
Quindi malgrado la veemente campagna di euro-scettici e no-euro, che hanno chiamato a raccolta gli elettori per sfruttare a proprio favore il malcontento originato dalla lunga crisi, due inglesi su tre e due olandesi su tre non hanno abboccato e hanno ritenuto di fregarsene e di ASTENERSI dal voto.
In Gran Bretagna i risultati dovrebbero premiare il Partito euro-scettico, ma gli inglesi sono sempre stati anti-europei in quanto sono una propaggine degli Usa, per conto dei quali spiano e remano da sempre contro l’Europa.
In Olanda invece, il Partito accesamente euro-scettico, no-euro e xenofobo, che le previsioni davano addirittura come possibile primo Partito, sembra che finirà solo al quarto posto, perdendo oltretutto parecchi punti rispetto alle precedenti elezioni.
Adesso aspettiamo i risultati delle altre nazioni che voteranno domenica, a cominciare dall’Italia il cui popolo dovrà scegliere se dimostrarsi adulto e maturo per stare in Europa o se preferisce gli euro-scettici e no-euro del “tanto peggio tanto meglio” e quindi tornare ad essere quel popolo di “mandolinisti” e di “pizzaioli” come purtroppo molti ci considerano.
Adriano Rebecchi
Federazione dei Nazionalpopolari
del Verbano-Cusio-Ossola e Novara